Si chiama Willem Holleeder ed è noto in Olanda per aver rapito negli anni ’80 il magnate della birra Freddy Heineken. Ma non solo…
Willem Holleeder, meglio conosciuto come De Neus (a causa delle dimensioni del suo naso) è stato condannato all’ergastolo. L’uomo non solo avrebbe rapito insieme ad alcuni complici il magnate della birra Freddy Heineken, ma avrebbe ucciso altre persone (tra cui suo cognato e complice nel rapimento) ed è stato per questo motivo condannato all’ergastolo. A testimoniare contro di lui la sorella, Astrid Holleeder.
Chi è Willem Holleeder
Willem Holleeder è nato ad Amsterdam, nel quartiere Jordaan, nel 1958. Suo padre era un dipendente della celebre fabbrica di birra Heineken, allontanato poi da quest’ultima a causa dei suoi problemi d’alcolismo. Nel 1983 Willem, insieme al suo amico Cor van Hout, progettano e realizzano quello che sarà l’inizio di una spietata carriera criminale: il sequestro di Freddy Heineken e del suo autista Ab Doderer. Aiutati anche da Willem Holleeder, Jan Boelaard, Frans Meijer e Martin Erkamps i criminali riescono ad avere la somma dalla famiglia Heineken per il riscatto: 35 milioni di fiorini (circa 16 milioni di euro, 19,5 milioni di dollari). Dopo il rilascio dei due uomini, però, gli uomini saranno tutti individuati dalla polizia a condannati.
L’assassinio di Cor van Hout
Il rapimento di Freddy Heineken e del suo autista Ab Doderer costò a Willem Holleeder e al suo amico (nonché cognato) Cor van Hout una pena di 11 anni. Dopo la prigionia la fama di Willem Holleeder crebbe sempre di più. L’uomo, in carcere, fece amicizia con gli allora rinomati gangster Dennis Stewart e Yvon Lodewijks e pian piano, con van Hout, crearono un vero e proprio business sulle estorsioni. Negli anni 2000 però le cose cominciarono a prendere una brutta piega. Nel 2003 i due cominciarono a stringere diversi affari (specialmente nel campo del riciclaggio di denaro) con l’imprenditore immobiliare Willem Endstra. Quest’ultimo, ben presto, entrò in conflitto con Cor van Hout tanto da volerlo morto. E così fu. L’uomo venne assassinato il 24 gennaio del 2003 ad Amstelveen per mano dello stesso Willem Holleeder.
L’assassinio di Willem Endstra
Dopo l’assassinio di Cor van Hout il rapporto tra l’imprenditore Willem Endstra e Holleeder cominciò a incrinarsi. Endstra arrivò al punto di denunciare segretamente Holleeder non solo per l’assassinio di suo cognato, ma anche di altri 25 omicidi che l’uomo avrebbe commesso. Endstra pagò questo gesto con la vita. L’uomo venne infatti ucciso nel 2004.
De Neus non venne mai condannato per gli omicidi van Hout ed Endstra (non c’era ancora nessuna prova al riguardo), ma scontò 9 anni di reclusione nel carcere “De Schie” di Rotterdam per aver estorto diversi soldi all’imprenditore. Rilasciato nel 2012 da quell’anno fino al 2015 l’uomo continuerà a macchiare la sua fedina penale di altri reati, quali: estorsione, minacce di morte al gionalista Peter de Vries e la riapertura del caso sull’assassinio di suo cognato Cor van Hout.
La testimonianza delle sorelle e la condanna all’ergastolo
Willem Holleeder è nell’occhio del ciclone, ma una cosa peserà più di tutte sul destino dell’uomo: la testimonianza delle sue sorelle, che da anni lottano affinché l’uomo venga nuovamente arrestato. Decisive sono state infatti le diverse registrazioni fatte ad Holleeder da Astrid. La donna avrebbe registrato l’uomo in carcere durante gli orari di visita. Sul nastro ci sarebbe infatti la confessione dell’uomo su cosa sia realmente successo a suo cognato e ad altre vittime. La donna ha inoltre raccolto la sua testimonianza in un libro, dal titolo Judas: How a Sister’s Testimony Brought Down a Criminal. Già best seller in Olanda con un numero di 500.000 copie vendute (considerando che nei Paesi Bassi vi ci sono 17 milioni di abitanti), un vero e proprio successo che ha portato, nel luglio del 2019 a condannare Willem Holleeder all’ergastolo.