Ben 14 anni dopo esser stati rubati dal Van Gogh Museum di Amsterdam, “Vista del Mare a Scheveningen” e “Congregazione lascia la Chiesa riformata a Nuenen” di Vincent Van Gogh hanno fatto finalmente ritorno a casa.

Non a caso, la grande rivelazione di Martedì coincide con un altro grande annuncio: un documentario su come i dipinti sono stati rubati e che cosa è successo a loro in seguito, raccontato dal ladro professionista Okkie Durham. Alla stampa olandese e internazionale è stata data un’anteprima.

Durham parla sinceramente con il documentarista Vincent Verweij, dopo aver negato per anni di essere il responsabile della rapina. Nonostante le sue proteste di innocenza Durham potrebbe essere collocato sulla scena del furto. Ha perso il berretto – e il DNA – durante una frettolosa discesa dalla corda e la polizia lo ha raggiunto a Marbella nel 2003. E’ stato rilasciato dal carcere nel 2006.

NRC scrive che il film sfata il mito che l’arte rubata non possa essere venduta e che i ladri d’arte siano stupidi. Non che Durham sia particolarmente intelligente – dopotutto ha lasciato dietro di sè il berretto – scrive il giornale. L’intelligenza in questo caso non era necessaria, bastavano alcuni contatti nella malavita. Il sequestratore di Heineken Cor van Hout era interessato, ma purtroppo per Durham, fu assassinato il giorno della consegna.

Successivamente i quadri sono stati comprati da Raffaele Imperiale, boss della droga e proprietario di coffeeshop. Furono acquistati per 350.000€, cifra che Durham non vuole confermare.

Il New York Times recensisce così il ritrovamento:”’Le opere sono di inestimabile valore perché non sono mai state sul mercato. “Vista sul mare a Scheveningen” (1882) è uno dei due soli paesaggi marini che Van Gogh dipinse durante i suoi anni nei Paesi Bassi. “Congregazione lascia la chiesa riformata in Nuenen “(1882-1884) invece mostra la chiesa dove il padre dell’artista era un pastore, è stato un dono alla madre dell’artista”.

Un falso muro

Nel settembre 2016 la polizia italiana ha scoperto i dipinti presso la casa della madre di Imperiale, occultati dietro un falso muro. Imperiale avrebbe fatto una soffiata alla polizia al fine di ridurre la sua condanna. Non ha funzionato; Imperiale è stato condannato a 20 anni in contumacia e sta languendo a Dubai. Secondo l’NRC avrebbe potuto avere successo, siccome l’arte rubata è spesso usata come garanzia per trattare con la polizia.

La polizia di certo non ha ottenuto alcun aiuto da Durham che si avvicinò al Van Gogh Museum nel 2013 con un’offerta. Voleva rivelare l’ubicazione dei dipinti se il museo avesse acconsentito a comprarli di nuovo. Fu mandato via con una pulce nell’orecchio.

Vernice scheggiata

Il museo Van Gogh espone i dipinti come sono stati ritrovati. Il paesaggio marino è stato danneggiato in un angolo, Durham lo rovinò nel gabinetto. Nel complesso, i dipinti sono sopravvissuti alla loro lunga permanenza all’estero relativamente indenni.

Un entusiasta Alex Rüger, direttore del museo di Van Gogh, ha definito sul momento la scoperta dei dipinti “un miracolo”. Rüger ha poi aggiunto:”Ora vogliamo condividere la nostra felicità con tutti gli appassionati di Van Gogh. Invitiamo gli amanti della cultura provenienti da tutto il mondo a dare nuovamente il benvenuto ai nostri Van Gogh ritrovati!”.

Fonte: Dutchnews.nl

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