Il problema storico che attanaglia i Paesi Bassi, quello dello spazio insufficiente, resta il principale ostacolo da superare per chiunque metta in cantiere un progetto. Dopo secoli passati a sottrarre terra al mare, però, si è deciso di cambiare strategia. Come? Trasferendo, per esempio, le fattorie sull’acqua.

Fattorie galleggianti (Twitter)

Questo il progetto portato avanti da Beladon, un’azienda specializzata nella realizzazione di strutture galleggianti, in collaborazione con la Uit Je Eigen Stad, che gestisce le fattorie urbane della città di Rotterdam e con l’istituto agroalimentare Courage . L’idea è quella di portare sull’acqua tutte le attività proprie di una comune fattoria. Sulle grandi piattaforme, infatti, verranno ospitati non solo i campi per coltivare frutta e ortaggi, ma anche mucche e altri animali tipici degli allevamenti che si trovano “sulla terra ferma”. Il progetto prevede la costruzione di fattorie galleggianti che rimangano in prossimità della riva: questo per consentire, per esempio, alle mucche di scendere dalla piattaforma per girare liberamente nei pascoli preparati sulla riva, proprio di fronte alle fattorie.

Queste fattorie galleggianti, inoltre, saranno il più possibile rispettose dell’ambiente: l’urina delle mucche verrà purificata e usata come concime, così come verrà sfruttata anche l’acqua piovana per tutte le attività legate alla coltivazione, mentre sul tetto verranno posizionati dei pannelli solari.

Il progetto olandese, che vede la città di Rotterdam come base dell’esperimento, parte dall’idea delle coltivazioni verticali (anch’esse galleggianti) pensate per Singapore, nelle quali però non sono presenti gli animali. L’obiettivo di questo progetto è quello di aumentare la produzione alimentare, senza però intaccare ulteriormente il terreno e, allo stesso tempo, quello di fornire agli abitanti delle grandi città la possibilità di acquistare prodotti a chilometro zero.

Fonte: Floating Farm

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