L’azienda olandese Robirds si è aggiudicata un importante premio all’European Robotics Forum 2016, tenutosi dal 21 al 23 Marzo.
Ma di cosa si tratta esattamente? La Robirds costruisce droni a controllo remoto simili in tutto e per tutto a dei veri uccelli da caccia, imitandone non solo l’aspetto, ma anche il peso e riproducendone meticolosamente i movimenti. La veridicità di queste creature è fondamentale, dato che il loro scopo primario consiste nel modificare il comportamento delle schiere di uccelli, intimorendoli con droni che assomigliano ai loro naturali predatori.
Le applicazioni d’uso sono molteplici. Sapevate che per il controllo del passaggio di uccelli nelle vicinanze degli aeroporti vengono spesi ogni anno svariati milioni di euro? Gli uccelli possono infatti causare incidenti mortali andando ad interferire con rotte e motori degli aerei.
I volatili causano in tutto il mondo danni da miliardi nel settore agricolo, in quello dello smaltimento dei rifiuti, nei porti e nell’industria legata a petrolio e gas. Chiaramente le soluzioni utilizzate per limitare l’entità dei danni mirano anche alla salvaguardia degli animali.
Dato che queste creature possiedono uno straordinario spirito di adattamento, comprendono facilmente i meccanismi fino ad ora impiegati per controllarne il loro comportamento, aggirandoli cambiando la traiettoria di volo.
Tuttavia l’alta tecnologia impiegata dagli olandesi permette di imitare in maniera estremamente convincente i predatori naturali, intimorendo il resto dei volatili giocando sul loro istinto di sopravvivenza.
I prototipi attualmente sviluppati sono due: il falco pellegrino, capace di scacciare uccelli del peso fino ai 3 kg, e l’aquila, capace di cacciare qualunque altro tipo di volatile.