Remastered è sentire, vedere e ascoltare. In queste tre parole è racchiusa l’essenza di questa esperienza interattiva contenuta in quattro stanze dall’atmosfera estremamente suggestiva. In 60 minuti potrai, come scrivono sul sito ufficiale: “experience what you have never experienced before”. E non possiamo che essere d’accordo.
Remastered Experience: le quattro stanze
Ufficialmente sono quattro le stanze in cui si articola la mostra, ma appena entri nell’atrio hai già la possibilità di interagire con il video proiettato sulla parete.
È infatti possibile colorare delle navicelle, razzi o UFO, e poi dare loro vita, scannerizzandoli. I disegni saranno proiettati e animati sulla parete e tutti i presenti potranno vedere la tua opera d’arte! Questa OPPORTUNITÀ è particolarmente apprezzata dai bambini, che possono dar sfogo alla loro creatività e vedere i loro disegni prendere vita.
La prima stanza
Un corridoio spigoloso illuminato da luci al neon soffuse, qualche soffio d’aria, e strani mostriciattoli canticchianti proiettati sulle pareti, ti conducono alla porta della prima stanza: una cascata vera e propria. Questa si arresta giusto il tempo di farti passare, per permetterti di entrare nel primo ambiente.
Ti ritrovi sott’acqua, circondato da bachi di pesciolini che nuotano frenetici, coralli e piante marine. Tutti questi sono influenzabili dal tocco delle tue mani. Trascinando le dita tra di essi, i pesciolini si disperdono e le piante ondeggiano. Ad accompagnare e rendere più immersiva l’esperienza è il suono di strumenti ad arco.
Dopo una 5/10 minuti in questa stanza, gli addetti spalancano la porta verso un’ascensore.
La seconda stanza
L’ascensore, finta, sulle quali pareti era riprodotto un muro industriale, e questo filmato che si animava in base ai piani che salivano, si apre un’altra stanza, completamente vuota, se non per una barchetta in legno.
Sulle pareti era proiettato un celo al tramonto, con nuvole colorate d’oro dalla luce del sole, e uccellini che svolazzanti. Questa “ambiance”, con la barchetta di legno mi ha ricordato molto una scena di “le pagine della nostra vita” (se hai visto il film, sai a cosa mi riferisco). Questa riproduzione, a differenza della precedente, non era influenzabile.
La terza stanza
Dalla seconda, una porta conduce alla terza sala. Al centro di essa si trova una lunga panchina sulla quale potersi sedere. Tutt’intorno, invece, erano proiettate tre scene animate, di differenti mondi soprannaturali. A dire il vero io li ho identificati come inferno, purgatorio e paradiso, e vi spiego perchè:
Inferno
La prima scena sulla destra rappresentava un mondo cupo, dominato dal rosso, dal caos, dal sangue, e dalla morte. Si vedevano mostri spaventosi, soggetti torturati e zombie. IN più, al centro c’era una grande voragine dalla quale spuntava un soggetto crocifisso e in parte squartato. Insomma, è proprio l’inferno come uno s’immagina.
Purgatorio
La seconda rappresentazione, sul muro di fronte all’entrata, aveva come soggetti vari tipi di mostri. L’atmosfera era decisamente più “allegra”. Anche i mostriciattoli sembravano più innocui. Alcuni ballavano, altri semplicemente esistevano. Tutto sommato, sembrava un mondo si, dominato da mostri, ma abbastanza tranquillo.
Paradiso
Per quanto riguarda la terza scena, invece, l’atmosfera era più o meno quella del mondo dei Teletubbies. Quindi un gran prato verde, cielo azzurro/rosa, e personaggi che si muovevano lentamente. Le figure sembravano più umane, ma anche qua le creaturine strane non mancano. Tuttavia, si tratta di una scena pacifica, tranquilla, rilassante.
Una cosa che abbiamo notato è che ogni personaggio faceva qualcosa di diverso, rispetto agli altri, in loop. Sarebbero potute tranquillamente essere opere NFT.
La quarta stanza
Dopo 5/10 di minuti in questa stanza, l’addetto ha aperto la porta sull’ultima sala.
Al centro di essa si trovava una specie di cilindro che pendeva dal soffitto. Su tutte le pareti erano proiettati degli orologi a pendolo, e sul pavimento il quadro con le lancette che si fermavano di volta in volta su numeri diversi. Quando questi s’illuminavano di rosso, si sentiva un gran frastuono che faceva saltare tutti gli orologi. Questa “botta” si ripetè qualche volta, e man mano il ritmo delle lancette cresceva, finché, finalmente si ha l’ultima esplosione, che ci porta in un mondo incontaminato. Appare un gigante, che con uno scettro magico trasforma le rocce negli animaletti che avevamo incontrato all’inizio nel corridoio. Questi ballano tutti insieme, fanno un inchino, e la scena cambia drasticamente.
In questa sala, dove siamo rimasti più a lungo delle altre, si conseguono diversi spettacoli, alcuni più astratti, come dipinti di Mondrian e Van Gogh trasformati in una danza di colori (una danza, non solo perchè le “pennellate” ballavano sulle parete, ma anche perchè la musica di sottofondo invitava a muoversi a ritmo). Altri spettacoli erano più figurativi: le opere dei maestri olandesi venivano rappresentate, e i dettagli proiettati sulle pareti.
Vorrei anche dirvi come si conclude l’esperienza, ma non vorrei fare spoiler… quindi vi toccherà viverla voi stessi!
Ora qualche info pratica sul Remastered
Come arrivare
Il Remastered si trova proprio sotto l’ Erasmus Brug. Dal centro è una bella passeggiata, passando per il porto, sotto le case cubiche. In più, se siete in anticipo, ed è una bella giornata di sole, potete rilassarvi sul prato che costeggia il fiume.
Le indicazioni per arrivare a piedi dal centro le trovate a questo link!
Biglietti e prenotazioni
Per poter vivere questa Remastered Experince c’è la possibilità do acquistare diversi tipi di biglietti:
Ticket: 24,50€ (60min)
VIP Ticket: 64,50€ (60min)
Family Ticket: 75,00€ (60min)
Gift Voucher: a partire da 24,50€ (60min)
Per maggiori informazioni ti rimando al sito ufficiale. Clicca qui!
La nostra opinione
È decisamente un’esperienza unica, e da provare. Sono sempre di più i musei che offrono “esperienze”, e il Remastered è sicuramente uno dei migliori. In più è adatto sia ad adulti, che ai più piccoli.
Una cosa che abbiamo notato, è che nei Paesi Bassi cercano sempre di reinventare il loro patrimonio artistico, come è giusto che sia. Riescono a renderlo contemporaneo attraverso nuovi espedienti, e anche qui sono riusciti a creare qualcosa di nuovo che ti sorprenderà!