La diagnosi di un cancro su un minorenne ha sempre un impatto devastante sul giovane e sulla propria famiglia. La necessità di dover abbandonare la spensieratezza per dedicare anima e corpo alle cure, spesso va a intaccare l’integrità sociale del minore. Motivo per cui è nato il Princess Máxima Centre: centro di oncologia pediatrica di Utrecht.
Il 2018 ha visto l’apertura del Princess Máxima Centre. Centro di oncologia pediatrica che si occupa di accogliere e curare minorenni a cui è stato diagnosticato il cancro. Unico nella sua natura e con un’area di 45.000 mq è il più grande centro oncologico per bambini in Europa. La sede di Utrecht, ideata nel 2015 e sviluppata per rendere la permanenza dei giovani e delle loro famiglie il più accogliente possibile, è stata costruita accanto al Wilhelmina Children’s Hospital con cui collabora.
Costruzione del Centro:
Il progetto è stato seguito fin dall’inizio da LIAG (studio di architetti e consulenti edili) in collaborazione con Kopvol Architecture and Psychology (centro di ricerca di design, architettura e psicologia tedesco-olandese di Ir. Gemma Koppenha e Dr. Tanja C. Vollmer) e da MMEK (studio olandese fondato da Martijn Meeske ed Erik van Kuijk).
Fin da subito è stata richiesta la partecipazione di 100 esperti del settore, come professionisti della medicina, ricercatori dell’oncologia pediatrica e genitori di bambini malati di cancro. In questo modo, i pazienti e le loro famiglie hanno svolto fin da subito un ruolo attivo nel valutare la qualità dei progetti.
L’obiettivo principale era costruire una struttura in cui curare i giovani pazienti mantenendo però una qualità di vita ottimale.
“Il desing degli ospedali non è ancora un elemento base, perciò sfortunatamente è spesso considerato di minor interesse. Il grande vantaggio del Princess Máxima Centre è quello di essere una nuova organizzazione, in cui ogni obiettivo può essere reinventato.” (E. van Kuijk)
Principi del progetto:
Kopvol ha elaborato 5 principi di progettazione con cui l’ambiente costruito può supportare la guarigione e lo sviluppo dei giovani pazienti:
- I genitori e il bambino possono rimanere vicini durante la loro permanenza nel Centro attraverso l’unità genitore-figlio.
- É stata applicata “la regole del 1 minuto” alle strutture che promuovono la salute e la qualità della vita. Ci sono infatti servizi, come uno spazio esterno comune e macchinette per caffè e tè, a 1 minuto a piedi dall’unità genitore-figlio. In modo da poter tornare velocemente nelle stanze, in caso di necessità.
- L’edificio sfrutta molto la luce naturale.
- Per assicurare sufficiente distrazione e movimento al bambino, la struttura è dotata di vari spazi aperti dove il giovane può divertirsi.
- L’edificio ha il maggior numero possibile di stanze che si diversificano in base all’età, in modo che ogni bambino possa vivere nel migliore dei modi ogni fase del proprio sviluppo.
Particolarità del Centro:
Fin dai primi progetti, l’obiettivo degli architetti è stato quello di fornire degli spazi adatti ad ogni gruppo di età, dai bambini ai teenagers.
“La cosa più importante non è la struttura architettonica ma i bisogni e i desideri degli utenti.” (M. Meeske)
Per questo sono state realizzate flebo endovenose a forma di triciclo, che possono essere mosse da pedali o camminando, o possono essere attaccate ad una sedia a rotelle o ad un trolley. Per permettere ai bambini di potersi muovere il più possibile durante i loro trattamenti.
Ci sono anche una serie di luoghi per giocare e fare esercizio, molti dedicati ai pazienti che non possono andare in giro facilmente ma che hanno bisogno di un posto dove potersi distrarre dalla routine ospedaliera.
Un altro ambiente costruito è il Parco, una struttura che fa “percepire lo spazio come se fosse un paesaggio”, in cui il giovane può esplorare, giocare e rilassarsi.
Inoltre, LIAG ha creato spazi che permettono, tra le altre cose, di cucinare e mangiare insieme con la famiglia, seguire lezioni in classe o giocare con i nonni.
Science & Discovery Centre
Il Science & Discovery Centre è uno spazio in cui vengono utilizzate installazioni interattive per permettere ai bambini di comprendere e conoscere le malattie, le loro diagnosi e trattamenti, e di condividere le loro idee con i compagni di classe o con i medici.
Unità genitore-figlio (OKE):
Sia il paziente che i genitori hanno bisogno del proprio spazio vitale e non è sempre facile ottenerlo all’interno di un ospedale, così il Princess Máxima Centre ha costruito l’unità genitore-figlio (OKE).
Consiste in due stanze collegate, una per il bambino ed una per i genitori. In questo modo, si cerca di ricostruire un’atmosfera familiare. A seconda delle esigenze, le stanze possono essere collegate o separate da una porta scorrevole. In modo che i genitori abbiano una stanza dove, quando il bambino sta riposando, possano conversare e/o pernottare. Inoltre, tutte le unità genitore-figlio hanno il loro spazio esterno privato.
Obiettivi del Centro per il futuro:
Sul sito ufficiale sono stati esposti gli obiettivi fondamentali, qui riportati, che il Centro si è prefissato per i prossimi anni:
- Raggiungere una percentuale di guarigione superiore al 90% entro il 2025 sviluppando nuove cure e riducendo la morte a causa degli effetti collaterali.
- Ridurre gli effetti tardivi del trattamento, in modo che entro il 2025 meno del 50% dei sopravvissuti abbia problemi di salute posteriori.
- Fornire cure palliative e guide ottimali ai bambini che non possono guarire e alle loro famiglie, per rendere la qualità della vita il migliore possibile.
- Entro il 2020 diventare il migliore istituto di ricerca oncologica infantile in Europa (sono già tra i 5 migliori al mondo).
- Nel 2020 avere una formazione riconosciuta a livello internazionale per oncologi pediatrici ed un corso superiore per altre specialità.
- Nel 2020 diventare tra i migliori e più innovativi datori di lavoro nel settore dell’assistenza, con un basso ricambio di personale, ed una grande attrattiva per i migliori talenti.
- Sviluppare una gestione aziendale socialmente responsabile ed efficiente.
Lo sviluppo di una struttura così accogliente per i pazienti e le loro famiglie è di sicuro di notevole importanza. Vista però la recente apertura ci vorrà del tempo per capire se effettivamente siano stati raggiunti gli obiettivi prefissati.
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