I partiti di opposizione e persino il partito di coalizione PvdA hanno aspramente criticato l’attuale Primo Ministro e leader del partito VVD Mark Rutte la sua campagna elettorale “andate via se qui non vi piace “. L’attule vice ministro e leader del partito PvdA Lodewijk Asscher ha definito Rutte, stando a quanto riferito da NOS, il povero sostituto di un populista e lo accusa di seminare cinismo, mentre le persone che non sono soddisfatte devono lavorare per migliorare la situazione.
Secondo Asscher il VVD sta flirtando con l’incertezza circa l’identità olandese; ritiene che chiunque voglia combattere le cause del populismo, debba per prima cosa capire da dove arrivino queste incertezze e affrontarle proponendo soluzioni valide. Ha anche dichiarato all’emittente che preferirebbe lavorare con un Consiglio dei ministri di Kalver piuttosto che un altro Consiglio dei ministri di Rutte, anche se spera che sia lui stesso a presiedere il consiglio.
Il leader di GroenLinks Jesse Klaver è particolarmente infastidito dal fatto che Rutte abbia collegato cattive condotte e povertà di comportamento ai richiedenti asilo nel suo annuncio elettorale, pubblicato lunedì sui maggiori quotidiani olandesi. Klaver ha commentato così a BNR: “E’ questo che il PVV fa costantemente, un giorno Rutte li esclude ed il giorno dopo utilizza la loro stessa retorica. Con le elezioni in vista vede poco guadagno a tenere la nazione unita, quindi cerca di alimentare il fuoco. E’ ancora il Primo Ministro dei Paesi Bassi, e trovo sia importante dire che tu stia dalla parte di tutti gli olandesi, indifferentemente dal tuo background culturale.”
Klaver chiedendosi “l’ha determinato lui?” vuole sapere cosa esattamente sia il “normale” a cui Rutte si riferisce nella sua campagna. “Penso sia una bella nazione, ma non trovo tutto fantastico in Olanda, e voglio cambiare le cose; quindi si combatte lo status quo, che è considerato normale. Ma l’essenza della democrazia è che si tenta di cambiare le cose; la vulnerabilità è quando utilizzi in campagna slogan molto forti che però nella politica reale risultano essere più moderati, alimentando la diffidenza nei confronti della politica. Grandi parole, piccoli fatti, che riducono la fiducia nella politica.”
Il leader del CDA Sybrand Buma trova del tutto incredibile che improvvisamente, dopo quattro anni a svolgere la funzione di Primo Ministro, Rutte si sia accorto che ci sono molte persone nei Paesi Bassi che non aderiscono alle norme e ai valori Olandesi: “E’ una scelta che ha a che fare sicuramente con le elezioni e con un Primo Ministro che ha sempre fatto promesse impossibili, per poi non far più sapere nulla di nuovo” ha commentato alla BNR. Buma è convinto che nessuno crederà a questa chiamata: “può darsi che voglia fare appello agli elettori, ma molti Olandesi hanno un reale problema con lui per la sua completa mancanza di decenza e di attenzione per l’altro; se si fosse realmente assicurato che la persone che si comportano male lasciassero il paese, avrebbe guadagnato un punto. Ma rifugiati criminali, richiedenti asilo e immigrati non vengono espulsi”.
Fonte:NLtimes