L’Università di Wageningen è l’unica università dei Paesi Bassi a focalizzare i propri corsi di studio sul tema cibo-salute-qualità della vita. E’ anche l’unica ad offrire snack a base di verdure a mensa e durante i convegni, ed è stata riconosciuta per l’undicesimo anno consecutivo come miglior università del Paese.

Insomma, sono così attenti al green – parliamo dell’unica università olandese con annesso Istituto di ricerca dedicato alle scienze agrarie – che hanno immaginato come poter dare sostentamento ai primi coloni umani che andranno ad abitare su Marte. Perchè accontentarsi di scorte di cibo in scatola quando è possibile coltivare un orticello in piena regola sul Pianeta Rosso o sulla Luna?

Così, un gruppo di scienziati della suddetta università, circa un anno fa, ha prelevato del terriccio da un vulcano delle Hawaii, molto simile per composizione chimica al suolo marziano, e ci hanno piantato diversi semi. Gli ortaggi, tra cui pomodori, ravanelli, rucola e piselli, sono cresciuti in modo molto simile a quelli piantati in un normale terriccio.

L’unico problema a questo punto sarà assicurare la commestibilità delle verdure nate su Marte, a causa della forte componente di piombo e arsenico del suo suolo.
A parte questo, prepariamoci ad una nuova colonizzazione, stavolta verso l’intero Universo. L’insalata la portano gli olandesi.

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