Siete sempre alla ricerca di nuova musica da inserire nella vostra playlist? Vi piace esplorare realtà indipendenti al di fuori dei canali mainstream? Allora oggi siete nel posto giusto! ItalianRadio vi presenta i MET, un duo italiano di stanza a Den Haag, che per promuovere il suo primo album ha sfidato la pandemia con un tour… fuori dagli schemi.

Chi sono i MET?

Background diversi, città d’origine diverse, ma una passione e una visione comune. Alessandro Sposetti (voce) e Marco Pratesi (chitarra), che hanno dato vita ai MET nel 2019, sono due ragazzi brillanti e pieni di senso dell’umorismo, hanno talento da vendere ed un’invidiabile cultura musicale. Si sono raccontati per la prima volta ai microfoni di Radio Pizza, regalando agli ascoltatori anche un’anteprima live del nuovo album. Stavolta, hanno condiviso con noi ulteriori dettagli del loro percorso artistico.

«Prima di essere i MET, siete Alessandro e Marco. Raccontateci un po’ di voi.»

A.: «Allora, io son venuto giù da una montagna (ride). Sono Valtellinese. Ho cominciato da adolescente a cantare al karaoke nei bar, mi divertivo un sacco. Alla fine delle superiori la musica era l’unica cosa che mi piaceva fare veramente, quindi mi sono iscritto al conservatorio di Como, dove ho studiato musica elettronica. Dopo il triennio mi sono trasferito in Olanda: avevo voglia di cambiare aria, cercavo nuovi stimoli per crescere come musicista. Per un po’ mi sono concentrato sulla carriera di dj e producer, ma 4 anni fa ho chiuso questa “parentesi” e ho ripreso a cantare. Mi sono iscritto ad un Master ad Utrecht circa un anno e mezzo fa, ed è lì che ho incontrato Marco.»
M.: «Io sarò più breve (ride). Sono romano e la passione per la musica è nata quando ero bambino. È stata una voce che mi ha sempre seguito e non ho mai voluto ascoltare. Un giorno ho deciso che era arrivato il momento di darle ascolto ed ho cominciato a studiare chitarra. A 18 anni mi sono iscritto al conservatorio di L’Aquila, al corso triennale di chitarra jazz. Durante l’ultimo anno del biennio magistrale, poi, ho applicato per l’Erasmus, ed è cosi che sono finito a Utero (ride)… a Utrecht.»

«La vostra musica si potrebbe includere nella categoria del “cantautorato indie italiano”?»

A.: «Dal mio punto di vista il discorso dei generi è un modo che ci siamo inventati per giocare con le parole (ride). Forse sì, potremmo definirci indie, nel senso di musica prodotta in modo indipendente, senza un’etichetta. Ci piace sperimentare, come negli anni ’90 i Bluvertigo e gli Afterhours, ma non so se siamo alternative o indie o altro, questo lo lasceremo dire a chi ci ascolta.»
M.: «Siamo ancora in fase di elaborazione, e con un solo album credo che sia presto per trovare una definizione calzante. Vedremo come si evolvono le cose. Però la parte del “cantautorato italiano” funziona, in quella ci riconosciamo sicuramente.»

«Quali sono gli artisti che vi hanno ispirato di più?»

M.: «Citerei un personaggio che è sempre stato al mio fianco, Jimi Hendrix. Poi ovviamente, avendo un background jazz, direi Miles Davis e John Scofield. Mi piace molto anche la musica fusion, uno dei miei chitarristi preferiti è Guthrie Govan
A.: «Dal punto di vista vocale, i Muse e i Placebo mi hanno ispirato tantissimo, credo perché il mio timbro è simile a quello dei loro cantanti. Per il resto, ascolto tanti generi diversi, dal rap alla musica elettronica, dall’alternative rock al pop. Nel panorama italiano mi piace molto Caparezza, sia per i contenuti che per la vivacità delle sue esibizioni. Vorrei aggiungere una cosa su Marco, il suo modo di suonare mi ricorda molto i Red Hot Chili Peppers
M.: «Ma vaff**, va… (ride)»

met concerti

I MET durante una tappa del tour. Pic by Anurag Bhambhani.

Stati d’Animo, il nuovo album dei MET in giro per i parchi olandesi

«L’album a cui state lavorando si chiama Stati d’Animo. A cosa vi siete ispirati e qual è il messaggio che volete arrivi a chi vi ascolta?»

M.: «Il titolo è Stati d’Animo perché le emozioni sono state la principale fonte d’ispirazione dell’album. Abbiamo scritto i brani lasciandoci trasportare da quello che stavamo provando – rabbia, fretta, amore – ed è venuto fuori un interessante viaggio attraverso uno spettro ampio di esperienze che l’animo e la mente umana possono provare, ognuna rappresentata da una canzone.»

«La pandemia ha bloccato tutto, compresa la possibilità di esibirvi su un palco in un luogo chiuso. Come vi siete reinventati per promuovere l’album?»

A.: «Qui nei Paesi Bassi le regole sono state più “morbide” rispetto all’Italia, ma hanno comunque influito sugli eventi in programma. Quindi abbiamo cominciato a pensare ad una soluzione per fare in modo che la musica non si fermasse, rispettando le misure anti-Covid. Così, quando a maggio è tornato possibile incontrarsi all’aperto mantenendo la distanza di sicurezza, ci è venuta l’idea giusta. Abbiamo deciso di suonare nei parchi, creando un’atmosfera informale ed intima, come un classico gruppo di amici che si ritrova su un prato per godersi un po’ di musica e di aria fresca. È stata una bella esperienza come musicisti ma anche come organizzatori, è stato bello andare alla ricerca del posto perfetto per l’esibizione, della scenografia naturale che più ci ispirava nei parchi in giro per l’Olanda.»

met parchi

I MET durante una tappa del tour. Pic by Anurag Bhambhani.

Progetti futuri

«Come sarà l’estate dei MET?»

A.: «Ad agosto saremo a Roma, nello studio di Daniele Carbonelli, a registrare Stati d’Animo. Per la prima volta registreremo con tutta la band, aggiungeremo basso e batteria ai brani che finora sono stati solo voce e chitarra. Ci piacerebbe avere l’occasione di suonare in Italia durante la nostra permanenza, vi terremo aggiornati.»

«Ora obiettivi a lungo termine: dove vi vedete tra cinque anni? In Italia o in Olanda?»

A.: «Non vorrei mai rispondere a queste domande (ride). Cinque anni… sono tanti cinque anni! Lavorando come stiamo facendo, in cinque anni si possono fare tante cose: puoi farti conoscere, puoi far uscire un po’ di album, suonare live… Riguardo alla questione Italia o Olanda, siamo aperti a tutte le possibilità. Scriviamo in italiano, ma abbiamo cominciato a tradurre alcuni brani in olandese, quindi chissà. Non so dove saremo, in ogni caso in evoluzione

La prossima tappa olandese dello Stati d’Animo Tour dei MET sarà domenica 2 agosto ad Amsterdam, nella bellissima cornice di Vondelpark. Per non perdere news, date e nuove uscite, seguite i MET su Facebook, cliccando qui.

Cover pic by Carlotta Magliocco.

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