Un uomo di 44 anni di Kampen, in Olanda, è stato condannato a 30 giorni di carcere, di cui la metà sospesa con la condizionale, per aver insultato il re Willem-Alexander. La corte ha ritenuto l’uomo colpevole di aver insultato deliberatamente il capo dello Stato.
L’uomo ha chiamato il re “assassino, violentatore e ladro” su Facebook e ha postato una foto modificata di una esecuzione ISIS in cui la testa di un prigioniero è stato sostituito da quello del re. La polizia è arrivata al post incriminato mentre si preparava per la visita della famiglia reale a Zwolle prevista per il giorno del Re ed ha arrestato l’uomo.
L’uomo di Kampen non dovrà tornare in carcere perché ha già trascorso 14 giorni di custodia e gli è stato anche concesso un periodo di prova due anni ritenendo che non vi è una grande possibilità che l’uomo sia recidivo.
Nei Paesi Bassi, insultare deliberatamente il re o la sua famiglia è punibile come reato di tradimento. Anche se al procuratore spetta considerare la sottile linea tra l’insulto e la libertà di espressione.
Tra il 2000 e il 2012 ci sono stati 18 casi di tradimento, quasi la metà delle quali si è conclusa con una condanna.