L’uomo che uccise quattro persone e che ne ha ferite altre due lo scorso marzo alla fermata di un tram ad Utrecht è apparso in udienza preliminare.
Gökmen Tanis, trentasettenne, è stato accusato di omicidio di primo grado con movente terrorista. All’inizio dell’udienza ha affermato dinanzi ai giudici e alla giuria che si rifiutava di essere rappresentato da un avvocato perché “io non sono un democratico e non riconosco la vostra corte”.
Tanis ha aperto il fuoco su un tram vicino alla stazione centrale di Utrecht verso le 10 di mattina il 18 marzo 2019. È stato arrestato lo stesso giorno, in serata, ed ha dichiarato di aver agito da solo.
Il processo si svolgerà molto probabilmente intorno alla questione del movente: terrorismo o crimine di natura individuale? Quale movente ha spinto Tanis a commettere quell’atto? È uno degli affiliati del terrorismo islamico o ha agito da solo mosso da furia criminale?
Apparso in corte in manette e scortato da sei poliziotti, Gökmen si è rifiutato di alzarsi quando il giudice è entrato in aula. Inoltre quando il presidente della giuria, Ruud Veldhuisen, si è riferito alle “accuse” contro di lui, Gokmen lo ha interrotto, correggendolo: “Non sono accuse, ho già confessato tutto”.
L’accusa ha affermato in aula che Tanis era già ben noto alle forze dell’ordine, stava infatti aspettando un processo per stupro, quando ha commesso l’attentato. Ma in ogni caso non c’erano indizi della sua radicalizzazione ad una possibile corrente terroristica sebbene il suo comportamento e le affermazioni fatte, durante e dopo l’attacco, hanno fatto sì che la polizia pensasse sia un simpatizzante.
“io sto facendo questo per la mia fede. State uccidendo i miei compagni credenti” ha detto.
L’accusa, in più, ha scoperto che Tanis ha scritto un messaggio sul silenziatore della sua pistola, la quale era un’imitazione dell’arma di Brandon Tarrant, il quale ha ucciso 51 persone alla moschea in Christchurch, Nuova Zelanda, solo tre giorni prima.
La corte ha proibito ai media di registrare e trasmettere la voce dell’imputato.
Le persone presenti sul tram quel giorno stanno soffrendo di disturbi di ansia, e di disturbi post traumatici. È importante per loro sapere i motivi che hanno scatenato la furia dell’attentatore.
Tanis si sottoporrà a cure psichiatriche al centro Pieter Baan prima della prossima udienza, fissata per il 23 settembre. L’intero processo è atteso per il prossimo anno. T. ha anche dichiarato di non voler partecipare alla prossima udienza. Udite le sue parole il padre di una delle vittime della sparatoria gli ha urlato di essere un codardo. “Coward! Coward” You’re a pig!”