Esiste qualcosa di più olandese dei klompen? Detti anche “scarpe di legno” o zoccoli, al giorno d’oggi è piuttosto improbabile vedere persone che li indossano per strada ma scopriamo perché sono un simbolo dei Paesi Bassi.

Centinaia di anni 

Gli zoccoli più antichi risalgono al XIII secolo e sono stati trovati a Rotterdam ed Amsterdam. 

In origine gli zoccoli erano le calzature preferite dagli agricoltori, poiché rendevano possibile svolgere l’attività quotidiana nei campi senza scivolare o sprofondare nella terra fangosa caratteristica della regione olandese. Inoltre il legno isolava il piede dal freddo e dall’umidità, mantenendolo asciutto e riparato per gran parte della giornata. 

Il materiale utilizzato per fabbricare queste calzature era di norma il legno di pioppo, facilmente reperibile nelle zone olandesi. In inverno per garantire un maggiore isolamento termico gli zoccoli venivano foderati con paglia o carta. 

Il loro uso era tanto diffuso che nel corso dei secoli si cominciarono a produrre zoccoli per le diverse occasioni della vita sociale: zoccoli per matrimoni, per pattinare, per camminare sul ghiaccio. 

Zaanse Schans

Se capitate in questo piccolo paese vi accorgerete che nonostante siano passati secoli tantissime cose sono rimaste esattamente come erano. In questo piccolo paesino, facilmente raggiungibile da Amsterdam, è possibile visitare mulini a vento ancora funzionanti e vedere qualche persona indossare abiti tipici. È inoltre presente un piccolo museo che illustra nel dettaglio la storia dei klompen e le sue diverse tipologie. 

Zoccoli moderni

Nel 2007, gli stilisti olandesi Viktor & Rolf hanno mostrato sulle passerelle la loro collezione autunnale ispirata al folklore. Il colpo d’occhio? Zoccoli a tacco alto! Puoi vedere la loro moderna interpretazione delle vecchie scarpe di legno olandesi al Centraal Museum di Utrecht.

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