Dopo i pannelli solari , le macchine ad energia elettrica e le solar-powered cars , i Paesi Bassi si lanciano nell’iniziativa Kipster, con lo scopo di  produrre uova non contaminate da Co2.

Un’idea genuina

L’iniziativa Kipster viene promossa da una fattoria a Castenray, Limburg, che già da tempo si interessa alla salvaguardia dell’ambiente. Nel corso degli anni quest’azienda ha adottato pannelli solari per la produzione di energia solare di cui il 60% viene rivenduto a terzi.

Ora, però, la fattoria ha un altro obiettivo: produrre uova prive di CO2.

La musa ispiratrice di Kipster

L’allevamento di pollame nei Paesi Bassi è piuttosto sviluppato per la produzione di carne e di uova.

I polli hanno rappresentato la musa ispiratrice dell’idea Kipster, che ha deciso di porsi un obiettivo: allevare volatili che non siano contaminati da Co2.  In questo modo potranno ottenere prodotti sempre più genuini e che non rechino danni alla salute, com’è avvenuto negli ultimi mesi nei Paesi Bassi e non solo, con le “uova tossiche” contenenti Fipronil.   

I volatili allevati in questo modo saranno più piccoli rispetto alla media, e verranno nutriti con materiale di scarto non commestibile. Questo permetterà di produrre qualità a costi minori.

Inoltre,  per favorirne la crescita, la fattoria ha anche predisposto un habitat particolare costituito da alberi , piante e spazi esterni.

Feed-back delle aziende

Kipster sembra così avvincente che i supermercati Lidl hanno già firmato un accordo di cinque anni con la fattoria di Limburg, per la compravendita di questo nuovo tipo di uova, cosicché anche loro potranno offrire prodotti di grande qualità a prezzi moderati.

 

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