“Keti Koti” l’espressione che già al suono e neanche a capirla, sa già di festa, indica la celebrazione per la fine della schiavitù.
Il significato letterale è “Spezzare le catene” e fa riferimento a quanto avvenne il 1 luglio 1863 quando a essere spezzate, furono appunto le catene della schiavitù che, a partire da quel momento, fu abolita nelle Antille olandesi e in Suriname.
Il Keti Koti è il festival che si celebra ogni anno, quello stesso giorno. Quasi ignorata dagli olandesi questa commemorazione è fortemente sentita e vissuta dalle comunità che ormai da tempo hanno iniziato ad unire la propria storia a quella olandese.
La Repubblica del Suriname è uno Stato poco esteso, sulla sponda atlantica dell’America meridionale. La sua è capitale Paramaribo. Fu una colonia per gli olandesi dalla metà del Seicento fino al 1975. La conquista risale al 1667 quando la riuscirono a sottrarre agli inglesi. Da quel momento essi imposero la propria lingua (infatti sebbene nel paese vengano parlati 19 idiomi differenti, da parte dei vari gruppi etnici indigeni, la lingua ufficiale, è l’olandese). Negli anni ’50 del secolo scorso, una consistente diaspora ha portato una grande ondata di Surinamesi verso la loro madrepatria I numeri sono cresciuti dopo il 1980, con il colpo di stato di “Desi” Bouterse, e oggi sono più di 300 mila i surinamesi che vivono nel Paese dei Tulipani.
La festa, che li ha emancipati da un legame non paritario, è per la maggior parte di loro il giorno più importante dell’anno. Vissuto con commozione e gioia il Keti Koti è un appuntamento che ormai possiede una propria tradizione. Da anni si tiene ad Amsterdam a Oosterpark, dove sorge l’opera di Slavernijmonumentum, costruita nel 2002 proprio per ricordare il dramma degli schiavi in Suriname.
Gli olandesi, dal loro canto, ignorano a questo appuntamento storico danno spesso poco valore.
La festa infatti, basata sulla celebrazione della libertà e sull’accettazione delle culture diverse, è per lo più ignorata dalla stampa nazionale che si limita a poche righe sul ricco programma musicale della giornata. I rapporti tra ex colonia e madrepatria non sono particolari, a differenza di quelli intrattenuti dal paese d’oltremanica con gli stati del Commonwealth. “Il Suriname resta per molti olandesi solo un curioso pezzo di Sudamerica dove la gente parla nederlandese e continua a essere identificato con il Toko sotto casa”, oppure il ristorante dove andare a mangiare bene pur spendendo cifre modiche, o ancora”la gang di giovani del zuid-oost, area di Amsterdam in cui si concentrano molti surinamesi”. Una percezione del genere, per uno degli stati più multiculturali al mondo, è molto limitativa.
Se invece voi siete curiosi di farvi travolgere da un sentito giorno di festa e avete voglia di sperimentare una celebrazione di multiculturalità a tutto tondo, noi vi consigliamo di non perdervi l’evento. Nella giornata, ci saranno spettacoli di diverso genere, tanta musica ma non solo. Per scoprire tutto, date un’occhiata al sito del festival ketikotiamsterdam.
Fonte: ilfattoquotidiano
Rimanete connessi!
Continuate a seguire ItalianRadio per leggere tutti i nostri articoli. Cercateci anche sui social: Facebook, Instagram e YouTube.