di Vincenzo Toscani.

International Broadcasting Convention, conosciuta nel settore degli audiovisivi come IBC, si svolgerà ad Amsterdam dal 9 al 13 Settembre 2016. Ospitando diverse decine di migliaia di partecipanti ogni anno, rimane la più importante fiera per il settore professionale degli audiovisivi in Europa.

In tanti aspettano questo appuntamento annuale per aggiornarsi sulle novità in ambito audio-visivo, testare quel particolare software specializzato, provare con mano prodotti innovativi o semplicemente per incontrare i produttori provenienti da tutto il mondo.

Uno dei settori che ci interessa particolarmente è quello della radio digitale.

fiorenzaNe parliamo con Fiorenza Mella, professionista di pubbliche relazioni e marketing, con più di 20 anni di esperienza in vari settori dell’Electronic Media. Ha lavorato come direttore esecutivo in aziende di produzione e post-produzione, e dopo un periodo di consulenza in strategie di comunicazione e branding nel settore broadcast, nel 2012 ha fondato XPresso Communications, un’agenzia internazionale di Marketing e Public Relations specializzata nella creazione di contenuti (articoli, comunicati, post per blog, siti web) per la stampa internazionale e per i social media. (http://xpressocommunications.com/)

ItalianRadio: Fiorenza, come mai l’IBC di Amsterdam è un evento così importante?

Fiorenza: L’IBC è la piattaforma di lancio internazionale per tutte le novità tecnologiche che influenzeranno le scelte della comunità broadcast. È una fiera importante che sin dalla sua nascita ha stimolato e documentato l’evoluzione del mercato dell’audio visivo professionale.

L’IBC offre ai professionisti del broadcast (media, entertainment e news) l’opportunità di apprendere gli ultimi sviluppi tecnologici che avranno un impatto sulle modalità di fruizione dei contenuti radio-televisivi. L’evento offre inoltre la possibilità ai fornitori di hardware e software di dimostrare prodotti e servizi che sono stati lanciati sul mercato nei 12 mesi precedenti e allo stesso tempo di introdurne dei nuovi. L’attesa è spasmodica, questa è una fiera di grande influenza.

L’IBC inoltre ospita interessanti conferenze attirando speaker ed influencer da tutto il mondo impreziosendo l’evento a livello informativo ed interattivo.

Per tutti coloro che lavorano nel settore, l’IBC è un evento tecnologico ma anche un punto di incontro sociale: un luogo di scambio di idee con altri professionisti del broadcast, un settore senza dubbio molto dinamico ed eterogeneo.

ItalianRadio: L’IBC è quindi essenzialmente una convention business-to-business, ma con grande risonanza nell’ambiente consumer. Quali sono le tipologie di azienda che partecipano ad IBC e con quali risultati per la loro immagine e comunicazione?

Fiorenza: Le aziende che si occupano di fornire entertainment e/o notizie ai consumatori, sono i principali attori dell’IBC. Una quantità immensa di prodotti ad alto livello, tecnologie e servizi interconnessi tra cui districarsi. Si passa dall’acquisizione – videocamere e microfoni per esempio – passando per i sistemi di editing del contenuto, fino alla sua distribuzione attraverso il broadcast professionale via cavo, satellite o internet, e i sistemi classici distribuzione ai consumatori attraverso (TV e Radio) includendo quelli più avanzati (Streaming, Domotica, Internet of Things).

Partecipare come espositore all’IBC significa implicitamente avere un ruolo chiave nel broadcast. Il non parteciparvi potrebbe avere un impatto negativo sull’immagine.

Per le aziende la stessa campagna di comunicazione focalizzata sull’IBC incide positivamente sul posizionamento delle aziende nel mercato broadcast. Comunicati prima e durante la fiera, design dello stand e anche gli eventi e le conferenze proposte, tutto rende questa fiera di grande impatto sull’immagine aziendale. Un impatto che le aziende non possono sottovalutare.

ItalianRadio: Oggi Radio, TV e Cinema si sono spostati quasi completamente nel Digitale. Puoi farci degli esempi di quali sono state le principali trasformazioni?

Fiorenza: La linea di demarcazione tra il broadcast (media e news) e lo streaming di contenuti su internet si è fatta più sottile. Pensiamo al multi-screen. Il pubblico ora si aspetta di essere informato o comunque di fruire di qualsiasi notizia o intrattenimento ovunque si trovi, non più solo nel salotto di casa. Questo significa che le notizie, i contenuti devono essere inviati agli smart-phone/tablet, video-streamer e computer. I consumatori vogliono inoltre fruire dei contenuti on demand, cioè ogni volta che lo desiderano. Il digitale consente questo slittamento temporale deciso e pianificato non dal broadcaster ma dall’utente.

Il digitale consente di personalizzare l’esperienza del fruitore. Stimola inoltre l’interazione: il broadcast analogico era strettamente mono-direzionale, il digitale consente una comunicazione bi-direzionale. Il digitale aggiunge valore alla fruizione del contenuto, quindi.

ItalianRadio: E quali sono stati i prodotti chiave che hanno aiutato questa rivoluzione digitale? Puoi farci degli esempi?

Fiorenza: Non penserei in termini di prodotti ma di tecnologie.

In questo senso le sigle si sprecano, tra le più importanti ricordiamo: IPTV, OTT, AoIP, VoIP, VOD, social TV etc. La tecnologia della compressione dei dati è fondamentale nella rivoluzione digitale. In tutti i settori ci sarà qualcosa di innovativo annunciato durante l’IBC.

ItalianRadio: Che novità ci saranno quest anno per le Radio tra gli stand di IBC?

Fiorenza: Come il video over IP (VoIP) sta diventando lo standard nella trasmissione/ricezione dei contenuti video, così l’audio over IP (AoIP) sta seguendo lo stesso percorso per quanto riguarda i contenuti audio. Una tecnologia digitale che consente un trasporto più flessibile. Per esempio, con la radio digitale l’ascoltatore può visualizzare il nome della stazione, del programma, del presentatore e l’orario di fine emissione.

La radio digitale offre alle emittenti maggiore libertà nella creazione di nuovi servizi. L’IBC fornisce alle aziende più creative la possibilità di presentare efficacemente le novità in questo settore.

ItalianRadio: Le aziende spendono molto per partecipare a convention come l’IBC. Quanto aiuta avere una chiara strategia aziendale di marketing e comunicazione? Come fanno le aziende a rinnovarsi nella loro presentazione e idea promozionale, pur mantendo una propria brand identity?

Fiorenza: È fondamentale iniziare a creare contenuti di pubbliche relazioni, marketing e social media con largo anticipo. Questo è molto tecnico. Bisogna condividere gli annunci delle nuove tecnologie con la stampa almeno tre o quattro mesi prima dell’evento ed avviare una campagna costante nel marketing e sui social nei mesi precedenti la fiera. Le aziende devono rispondere a molte domande: quali sono i messaggi chiave? Quale percezione si vuole creare? Quali saranno gli elementi della strategia di comunicazione? (pubblicità, comunicati stampa, articoli editoriali, social media, sito, conferenze stampa, eventi). Inoltre occorre prevedere come questi contenuti e attività si rifletteranno nel design dello stand.

È insomma necessario creare una comunicazione intelligibile che abbia diverse versioni: altamente tecnica, tecnico-commerciale, semplificata, interattiva a secondo dei canali di distribuzione e in funzione dei diversi fruitori.

Si potrebbe fare un’analogia musicale: un debutto con adagio, per poi proseguire incalzando il tempo con varazioni in crescendo sino a due settimane prima della fiera, per poi far suonare l’orchestra all’IBC.

ItalianRadio: Grazie Fiorenza, buon lavoro.

Fiorenza: Buon lavoro anche a voi!

Commenti

commenti