Negli ultimi anni, nei Paesi Bassi, scatta un campanello d’allarme riguardante la dipendenza dall’uso di antidolorifici. Il trattamento sanitario passa da 92 persone, nel 2013, a 252 nel 2019 (dato relativo ai primi 6 mesi di ogni anno; secondo NRC e 5 cliniche di tossicodipendenza del Paese) che richiedono un trattamento adeguato di disintossicazione. Le statistiche ci dicono che la fascia di età più colpita è quella tra i 30 e i 50 anni. Tra cui gente che fa uso di droghe pesanti o coloro che soffrono di forti dolori.
Oltre un milione di persone, stando all’ultimo dato più recente, fanno uso di antidolorifici da oppiacei e 218.000 li assumono da più di 3 mesi (ZN). La situazione, secondo gli esperti, è da non sottovalutare e si crede che sia il caso di dover prescrivere meno cure del genere, facendo eccezione per i malati terminali.
Un fenomeno che viene anche denominato come “epidemia silenziosa”. Questi medicinali, che creano dipendenza, sono accessibili a molta gente che mette in pericolo la propria vita; nella maggior parte dei casi vengono prescritti dal medico di famiglia.