Ecco un indovinello per voi: è peloso, è dotato di denti sporgenti, è un abilissimo nuotatore e ama costruire dighe? Se state pensando a mio nonno Luciano, stimato muratore piacentino, vi state sbagliando. Mi sto riferendo al castoro, simpatico animaletto la cui popolazione sta crescendo in maniera allarmante nei Paesi Bassi. Questo aumento nel numero degli esemplari è un bene per la biodiversità, ma può anche causare notevoli danni all’ambiente. È ciò che sostengono il gruppo ambientalista Nature Today e Zoogdiervereniging, l’associazione olandese per lo studio e la protezione dei mammiferi.

I castori, da sempre bramati per le loro pellicce, erano spariti dal territorio nazionale nei primi decenni dell’800. Ora, 300 anni dopo il loro reinserimento nei Paesi Bassi, il loro numero è salito a 3500. Hanno creato colonie in molte province, ed è solo questione di tempo prima che riescano a stabilirsi lungo tutto il territorio nazionale.

Questi mammiferi sono utili all’ambiente poiché promuovono la ricrescita delle piante rosicchiando via alberi difficili da raggiungere per l’uomo, permettendo anche alla luce solare di filtrare fino al suolo e sul fondo dei fiumi. D’altro canto, però, possono essere anche dannosi per l’ecosistema. Le dighe che costruiscono con rami, fango e pietre possono causare inondazioni possono causare allagamenti e talvolta modificano in maniera pericolosa il corso dei flussi d’acqua. Per questo motivo alle province di Limburg e Gelderland è stato dato uno speciale permesso di abbattere un numero controllato di esemplari.

Secondo Zoogdiervereniging la popolazione di castori continuerà a crescere nel tempo. Vi sarà dunque l’insediamento di questa specie anche in zone dove l’allagamento diverrà un problema grave, il che causerà nuovi abbattimenti. Questo intervento estremo è sempre considerato come l’ultima soluzione, ma secondo i biologi e gli esperti non comprometterà la stabilità della specie.

 

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