Il ministro della Sanità Bruno Bruins sta introducendo nuove misure per ridurre l’uso di forti antidolorifici oppiacei nei Paesi Bassi e per contrastare il commercio illegale di pillole. L’obiettivo è quello di informare meglio le persone circa il rischio di utilizzare gli antidolorifici per un periodo prolungato. “L’uso non necessario e irresponsabile di antidolorifici pesanti deve essere interrotto…Non vogliamo far la fine dell’America”. Si è espresso così Bruins durante un briefing per i parlamentari.
Nella giornata di venerdì infatti, sempre su decisione del ministro, è stato lanciato un sito web (opiaten.nl) per informare la gente riguardo i rischi. Si è inoltre trattata l’intenzione di rafforzare le linee guida per la prescrizione dei farmaci con i medici e le aziende di farmaci. Inoltre, un team di poliziotti, ministri della Giustizia ed esperti del Ministero della Sanità esamineranno accuratamente il commercio illegale, incluso lo spaccio di droga e le importazioni illegali. Farmaci come l’oxicodone e fentanil ( sostanze che creano un’alta dipendenza), spesso finiscono facilmente sul mercato nero. <<“Attualmente abbiamo una visione molto frammentata del commercio illegale, ma la nostra ricerca diventa fondamentale poiché il pericolo concerne tutto il territorio”>> questo è il pensiero secondo il ricercatore Marcel Bonvy .
L’utilizzo nei Paesi Bassi
All’inizio di quest’anno, i ricercatori della Leiden University hanno stabilito che il numero di persone che finiscono in ospedale dopo l’utilizzo di pesanti antidolorifici è salito vertiginosamente di quasi il 50% in ben quattro anni e sempre più persone rischiano o muoiono di overdose accidentale nei Paesi Bassi. Nei Paesi Bassi circa 200.000 persone hanno utilizzato antidolorifici come l’oxicodone per un periodo di tempo prolungato.
La crisi degli oppiacei negli Stati Uniti, dove circa il 17% della popolazione ha ricevuto la prescrizione di farmaci nel 2017, ha ormai raggiunto proporzioni epidemiche, con migliaia di morti all’anno. Due società di droga sono state ora condannate a pagare miliardi di dollari di compensazione.