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Theo Jansen

 

Leggendo in giro riguardo Theo Jansen e le sue bestie da spiaggia, una costante si evidenza subito: il futuro delle sue strandbeest è molto chiaro, tutto è proiettato verso il momento in cui mandrie di animali fatti di tubi di plastica circoleranno libere per le spiagge d’Olanda (e magari anche più in là), con autonomia di vita propria.

Ciò che stupisce è la determinazione di un uomo -un genio- di quasi 70 anni il cui scopo nella vita è dare vita a qualcosa che vita non ha o non potrebbe avere. Il miracolo della vita in ingegneria.

Ingegneria che incontra l’arte, perché, come dice Jansen in un noto spot pubblicitario di cui è stato protagonista, “the walls between art and engineering exist only in our minds“. Da qui la visione sconfinata del suo progetto, il suo studio, i tentativi e i fallimenti, e poi i risultati, l’orgoglio, la meraviglia.

Bozza sul funzionamento delle strandbeest - tutti i diritti appartengono a strandbeest.com

Bozza sul funzionamento delle strandbeest – tutti i diritti appartengono a strandbeest.com

Certo, dopo il finto UFO che seminò il panico nei cieli di Delft nel 1980, primo esperimento di arte cinetica, la strada era pressoché tracciata, e come ogni artista che si rispetti, la volontà di superarsi ancora e ancora ha condotto Jansen sulle silenziose spiagge olandesi insieme ai suoi animali.

Poi è arrivata la Painting Machine, tra l’84 e l’86, ovvero la pittura automatica su muro, attivata da sensori ottici. E così vien da sé che, se inizialmente le strandbeest erano destinate a rimanere immobili sulle dune di sabbia, al nostro ingegnere sia poi venuta in mente La Sfida: renderle mobili e farle vivere grazie al vento.

Se le avvistate passeggiando sui lidi a sud di Den Haag, osservate come sono sopravvissute agli elementi e come guardano all’orizzonte. Se poi vedrete anche un uomo che le segue, come un padre o un pastore, quello è Theo Jansen, l’artista ingegnere che ha svegliato la plastica e l’ha resa muscoli, ossa e ali per i suoi animali.

Di seguito il video di una canzone che si intitola Strandbeest”, dedicata a Theo Jansen e le sue creature. Scritta da Ukulollo, un virtuoso artista italiano, che, ospite in una delle nostre trasmissioni, ci ha fatto conoscere questi animali da spiaggia.

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