Secondo due relazioni governative pubblicate venerdì, i Paesi Bassi non riusciranno a raggiungere una serie di importanti obiettivi mirati al cambiamento climatico. In particolare, secondo le relazioni ufficiali, non sarà rispettato un ordine del tribunale per ridurre le emissioni di anidride carbonica del 25% nel 2020 rispetto al 1990. L’anno scorso, le emissioni di CO2 erano scese solo del 15% e la cifra è improbabile che sia superiore al 23% nel 2020 secondo i ricercatori. Inoltre, secondo i calcoli dell’agenzia di pianificazione ambientale PBL, nemmeno l’accordo nazionale sul clima volto a ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 49% nel 2030 rispetto al 1990 sarà rispettato. Al massimo, la riduzione sarà compresa tra il 43% e il 48% supponendo che non ci sono battute d’arresto.
Il governo aveva inizialmente affermato che i consumatori avrebbero preso la maggior parte del disegno di legge, ma successivamente ha avuto un ripensamento. L’industria dovrà ora affrontare un ulteriore miliardo di euro di costi, prendendo la loro parte della fattura totale a 2,6 miliardi di euro. Il costo per le famiglie sarà di € 1,8 miliardi.
Ottimismo
Il ministro dell’Economia Erik Wiebes ha dichiarato venerdì pomeriggio che il governo adotterà ulteriori misure per raggiungere gli obiettivi. Sono stati stanziati 60 milioni di euro in sovvenzioni per stimolare i proprietari di case ad utilizzare pannelli solari e pompe di calore piuttosto che i tradizionali sistemi di riscaldamento a gas. Wiebes ha inoltre affermato nonostante il pessimismo, di essere ottimista sul fatto che gli obiettivi saranno raggiunti, nonostante Jesse Klaver, leader del partito verde di sinistra GroenLinks, abbia annunciato il fallimento da parte del governo.