Nelle regioni italiane, la giornata di oggi, 6 gennaio, è festeggiata da grandi e piccini che, al risveglio mattutino, trovano delle calze con dolci e doni, portate, secondo la leggenda, da una misteriosa vecchina vestita di nero: la Befana. Ma come si celebra l’Epifania nei Paesi Bassi?
Re Magi, a raccolta!
I tre Re Magi, secondo la credenza biblica, portarono preziosi doni a Gesù Bambino. Sono proprio loro i protagonisti dell’Epifania nei Paesi Bassi. Infatti, fino a non molto tempo fa, nella prima domenica dopo il primo giorno dell’anno, i bambini, divisi in gruppetti di tre elementi, indossavano i costumi dei Magi, e uno di loro si anneriva persino il viso. Il terzetto, così agghindato, girovagava per le strade cantando e portando delle lanterne.
Il Fagiolo Santo e i Retaggi Pagani
Come ricompensa per il canto, i tre bambini travestiti da Re Magi (Drie Koningen) ricevevano dolci, cibo e denaro. È questo il residuo di un’usanza pagana: nelle prime dodici notti dell’anno, infatti, i popoli germanici si auto-imponevano l’astinenza da legumi, elemento base della loro dieta giornaliera. Il dodicesimo giorno, però, veniva consumato un dolcetto, indicato come “Fagiolo Santo”, e questo atto sanciva ufficialmente la fine del digiuno. La tradizione dolciaria è rimasta intatta in molti angoli d’Europa. Così, dunque, come le caramelle e i doni, anche le lanterne portate in giro appartenevano ad un’usanza pagana: erano utilizzate per allontanare gli spiriti maligni.
L’Epifania tra le quattro mura domestiche
In casa, l’Epifania nederlandese si festeggia tutt’ora con cibo, bevande e canzoni. Nel dipinto di Jan Steen “Het Driekoningenfeest” questa giornata viene riprodotta alla perfezione.
Molto frequente è la preparazione del “Pane” o “Torta del Re”, al cui interno viene nascosto un fagiolo marrone oppure una moneta. Il fortunato che riesce a trovare la sorpresa per primo, viene incoronato “Re” o “Regina” della giornata.
Per le strade nederlandesi…
A Maastricht e ‘s-Hertogenbosch vivono delle compagnie di attori che, vestiti di tutto punto, girano per la città durante l’Epifania. Non sono soli, s’intende: portano con loro anche cavalli, cammelli, pecore, pastori. Spesso, alla processione si uniscono Maria, Giuseppe e il piccolo Gesù. I bambini, travestiti o meno, che assistono alla marcia, muniti di lanterne, sono invitati ad unirsi ad essa. Quando il gruppo giunge alla Chiesa di riferimento, è il momento di cantare: esiste un vasto repertorio di canzoni popolari dedicate ai Re Magi e all’Epifania, inoltre, un gran numero di doni viene depositato all’interno di quest’ultima.
Il Quarto Dono
A ‘s-Hertogenbosch, dal 2015, è stata introdotta una nuova tradizione, e cioè quella del Quarto Dono. I bambini raccolgono regali per i loro coetanei indigenti o in difficoltà economiche, e li depositano nella Chiesa accanto a quelli di Gesù Bambino, proprio davanti al Presepe.
Il futuro della Driekoningenfeest
La festa dell’Epifania è quasi del tutto svanita, nei Paesi Bassi. Tuttavia, le città di ‘s-Hertogenbosch, Tilburg e Maastricht tengono ancora viva questa tradizione. Nel 2012 la Brabantse Driekoningzingen è stata aggiunta all’Inventory of Immaterial Cultural Heritage Netherlands. L’Heemkundekring Tilborch ha l’incarico di mantenere in vita queste usanze.
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