LE DONNE IN EUROPA VENGONO ANCORA PAGATE MENO DEGLI UOMINI, IN OLANDA IL 14.6% IN MENO

Le donne negli stati membri dell’Unione Europea ricevono una paga oraria più bassa rispetto alla loro controparte maschile. Secondo i calcoli statistici dell’agenzia Eurostat nel 2019, il gender pay gap nell’UE era del 14.1% , in Olanda ammontava invece al 14.6%, dunque lievemente più alto rispetto alla media europea.

L’Estonia detiene la percentuale di gender pay gap più alta con il 21.7%, mentre il Lussemburgo la più bassa con il 1.3%. Questo numero rimpicciolisce se andiamo ad analizzare i giovani che entrano per la prima volta nel  mondo del lavoro: una donna europea dai 20 ai 25 anni guadagna in media il 2.3 % in meno rispetto a un uomo suo pari, se guardiamo invece il lasso di età  55-64 anni la percentuale sale al 20.4%.

L’agenzia Eurostat  attribuisce parzialmente questa disparità al fatto che spesso le donne interrompono la loro carriera lavorativa in seguito a una gravidanza o alla cura dei neonati, infatti nella maggioranza delle coppie eterosessuali è proprio la donna colei che decide di restare a casa per prendersi cura della famiglia. Questo si traduce in un minore numero di possibilità lavorative per le donne, anche qui in Olanda. L’opinione  pubblica e sociale qui in Olanda è infatti abbastanza tradizionale. L’economista e statistico olandese Peter Hein van Mulligen dice: “Un olandese su tre pensa che le donne siano più adatte a prendersi cura dei bambini, e questo dato non si è modificato negli ultimi 20 anni. Gli uomini sono più portati ad avere questo pensiero.”.

I tipi di professione che uomini e donne tendono ad avere gioca un importante ruolo sulla disparità salariale, Van Mulligen afferma: ”È più probabile che un uomo abbia un lavoro full-time, ma per lavori ad alto salario è praticamente automatico lavorare 8 ore al giorno. Per esempio, è più probabile che le posizioni manageriali siano occupate da uomini ed è inoltre più probabile che gli uomini lavorino in settori professionali dove vengono pagati salari più alti, come il settore finanziari;, le donne invece per la maggior parte lavorano in settori come l’educazione o quello sanitario.”.

Secondo l’economista Henriette Prast, altri fattori come la cura della famiglia o il salario minimo, influiscono sul gender pay gap. Essa afferma: “I Paesi Bassi hanno fama di essere un paese progressista, ma quando si parla di combinare insieme lavoro e famiglia in realtà non siamo così progressisti. Rendere la cura dei bambini più facile e meno costosa potrebbe portare la differenza salariale fra uomo e donna ad assottigliarsi”.

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