Quante volte un cartello pubblicitario con un determinato alimento ci fa venire l’acquolina in bocca???

Il ruolo della pubblicità si sa, è fondamentale per la vendita dei prodotti. Proprio per questo motivo, per non mettere in difficoltà i musulmani in questo mese di Ramadan, in Olanda i fast food halal hanno ideato un nuovo tipo di insegne pubblicitarie “Ramadan Friendly”.

“Il pollo c’è, ma solo dopo il tramonto”

L’agenzia pubblicitaria Etcetera ha ideato infatti un manifesto speciale per la catena di fast food Halal Fried Chicken. Il concetto alla base è quello di pubblicizzare i propri prodotti solo quando è consentito il loro consumo. Per questo motivo tra l’alba e il tramonto il poster appare vuoto, con la sola marca della società, mentre dopo il crepuscolo, quando il periodo di digiuno è finito, esso proietta un invitante e appetitoso pollo con la scritta di “godersi la cena”.Il poster è realizzato grazie a tecniche di stampa speciali. In questo modo, la pubblicità non tenta i tanti musulmani che vivono in Olanda, rispettando i dettami del loro digiuno previsto dal Ramadam.

Si tratta di un’idea originale di cui sono molto contenti i musulmani che vivono nei Paesi Bassi, uno degli Stati con uno dei maggiori tassi di multiculturalismo in Europa. Sono infatti più di 1,7 milioni gli islamici che vivono qui, essi sono concentrati un pò ovunque, anche se la loro città prediletta è Rotterdam che può essere considerata “la capitale dell’Eurabia” (il termine è stato coniato dalla studiosa Bat Ye’or, per indicare il progressivo sviluppo e dominio in Europa da parte del mondo islamico. Esso è entrato nel vocabolario comune grazie alla nostra Oriana Fallaci che gli ha dato risonanza mondiale). Nella grande città di porto si trova infatti la moschea più grande d’Europa, i venditori arabi di cibo halal caratterizzano l’estetica urbana, le agenzie di viaggio si concentrano sui voli per Rabat e Casablanca e addirittura anche il sindaco della città è di religione musulmana.

Laddove il multiculturalismo è la regola, una soluzione pubblicistica di questo tipo appare chiaramente conforme ai dettami della società in molte parti d’Olanda.

Ma cosa significa davvero halal e cosa sono i fast food così qualificati?

«Vi sono vietati gli animali morti, il sangue, la carne di maiale e ciò su cui sia stato invocato altro nome se non quello di Allah, l’animale soffocato, quello ucciso a bastonate, quello morto per una caduta, incornato o quello che sia stato sbranato da una belva feroce, a meno che non l’abbiate sgozzato [prima della morte] e quello che sia stato immolato su altari [idolatrici] e anche [vi è stato vietato] tirare a sorte con le freccette. Tutto ciò è iniquo. Oggi i miscredenti non sperano più di allontanarvi dalla vostra religione: non temeteli dunque, ma temete Me» (Sura V Al-Mâ’ida, versetto 3). 

Nell’Islam gli alimenti si dividono in: halal (leciti), haram (illeciti), mushbub (dubbi, il cui consumo è affidato alla coscienza del musulmano) e makruh (abominevoli). I cibi haram sono: il vino e ogni bevanda che faccia perdere lucidità, il maiale, i suoi derivati e gli animali non macellati secondo il rito islamico.

Un alimento lecito non contiene sostanze proibite ed è fatto con carne di animali macellati secondo la Sunnah, il codice di comportamento stabilito da Maometto.. La carne (ovina, caprina, bovina) deve essere macellata ritualmente, ciò prevede che il macellaio sia musulmano o appartenga alla famiglia degli ahl al-kitab (“la gente del libro”, gli ebrei), sia sano di mente, maggiorenne, capace di intendere e volere, e sia sobrio. Egli dopo aver rivolto l’animale verso la Mecca deve pronunciare la frase “Bismi allahi rahman er-rahim” in nome di Allah e solo allora con una lama affilatissima può tagliare la gola dell’animale, lasciando scorrere il sangue fino al suo completo dissanguamento (la macellazione rituale non prevede lo stordimento).

I fast food halal sono dei fast food che utilizzano carni macellate secondo questi dettami. Il primo fast food di questo tipo in Europa, è stato aperto a Parigi nel 2005, da allora essi si sono sviluppati ovunque e anche l’Olanda ne possiede diversi in tante città. Inoltre i Paesi Bassi hanno pensato di trasformare il porto di Rotterdam nell’hub dei prodotti halal destinati al mercato europeo. Da tempo essi hanno quindi attrezzato le banchine con una supply chain che rispetti i precetti del Corano nelle modalità di stoccaggio delle merci (niente alcol e carne di maiale nelle vicinanze dei prodotti).

Il mercato dei prodotti halal in Europa è in continua crescita. Esso vale 67 miliardi di euro l’anno e considerando il tasso di crescita della popolazione araba è destinato a valere molto di più. Questi dati spiegano il motivo per cui l’Olanda cerchi di accaparrarsi il commercio di questo tipo di prodotti.

I musulmani che vivono nel Paese dei tulipani potranno essere contenti di questa strategia di marketing che rispetta le loro tradizioni e potranno continuare così, senza troppe tentazioni, il loro digiuno, che quest’anno si concluderà la sera del 24 giugno.

 

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