Come certamente voi cari lettori già saprete, tra meno di 10 giorni, saremo chiamati a compiere il nostro dovere di buoni cittadini recandoci alle urne per esprimere il nostro voto e decidere le sorti dell’ Unione Europea. Tra il 23 e il 26 Maggio infatti si svolgeranno, in tutti gli Stati membri, quelle che, per motivi facilmente intuibili, sono state definite “le elezioni europee più importanti della storia”.
Alla luce di un evento di tale portata noi di Italian radio non potevamo esimerci dal proporvi una breve guida su alcuni punti che riteniamo indispensabili da conoscere prima di invitarvi ad avvalervi dell’esercizio del vostro diritto di voto.
Consigli pratici
Pur ritenendovi sicuramente già avvezzi alla procedura di voto, volevamo comunque ricordarvi alcune piccole accortezze su prassi ritenute ormai scontate ma per cui spesso invece si rischia l’annullamento del voto. Innanzitutto il voto di lista si esprime tracciando sulla scheda, un segno X sul contrassegno corrispondente alla lista prescelta. Diversamente invece si può anche scegliere di votare i singoli candidati della stessa lista esprimendo fino a 3 preferenze. Nel caso in cui si opti per questa opzione bisogna fare attenzione che queste non siano assegnate a candidati dello stesso sesso pena l’annullamento del voto.
Elezioni europee e brexit
Con la nuova proroga della brexit inviata al 31 ottobre sembra estremamente probabile che anche i concittadini d’ oltremanica saranno coinvolti anche quest’anno all elezione dei propri rappresentanti europarlamentari. Al di là dei disagi logistici (ed economici), cio significherebbe riportare a 751 gli eurodeputati a svantaggio dei 227 eventualmente eletti chiamati a sostituire i britannici in caso di Brexit: se come plausibile, cossi dovesse essere il loro seggio verrà per così dire “congelato” fino all’uscita effettiva del Regno Unito dalla UE.
Il sistema elettorale europeo
Il sistema elettorale europeo prevede un voto proporzionale in cui numero di parlamentari da eleggere dipende dalla popolazione di ciascuno stato. Per quanto riguarda le elezioni del Parlamento Europeo occorre ricordare che dal 2014 il sistema vigente e quello dello Spitzenkandidaten che per chi non lo sapesse risponde sostanzialmente ha l’obiettivo di rafforzare la legittimità democratica dell’esecutivo comunitario. Nel concreto con questa procedura la presidenza dell’esecutivo comunitario viene assegnata al candidato principale del partito politico europeo che ha ottenuto il maggior numero di seggi al parlamento con lo scopo di rendere più democratico e trasparente il processo di voto.
Votare all estero
Il Parlamento europeo è l’unica istituzione europea i cui membri sono eletti direttamente dai cittadini. Possono votare tutti i cittadini cittadini italiani iscritti nelle liste elettorali del proprio Comune che avranno compiuto il 18° anno di età entro il 26 maggio 2019. La possibilità di esercitare questo diritto viene data anche a chi non si trova nel proprio comune. Per quanto riguarda noi italiani all’estero infatti sono contemplate diverse opzioni. Gli elettori italiani che risiedono negli altri Stati membri dell’Unione europea e che non intendono votare per i membri dello Stato ove risiedono, possono votare per l’elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia, presso le sezioni elettorali appositamente istituite nel territorio dei Paesi stessi presso i consolati d’Italia, gli istituti di cultura, le scuole italiane e gli altri locali messi a disposizione dagli Stati membri dell’Unione. lo stesso diritto è riservato a chi come me si trova temporaneamente in un altro paese se ha avuto l’accortezza di ricordarsi di presentare domanda al consolato come elettore temporaneo.
Nella speranza che questa breve guida sia stata utile vi invitiamo ad andare a votare, consapevoli che, con il nostro voto abbiamo la responsabilità del futuro dell’Europa.