Se il tasso di disoccupazione scende, la soddisfazione del Ministro degli Affari sociali olandese Lodewijk non può che salire, annunciando come :
” Questo è un dato di cui essere orgogliosi, significa che i giovani possono realizzare i propri sogni”.
Quello che infatti per molti Paesi è un sogno, ovvero possedere un tasso di disoccupazione così basso e in continuo calo, per l’Olanda è una realtà e lo confermano gli ultimi dati statistici. La disoccupazione giovanile sembra infatti essere crollata nei Paesi Bassi nell’ultimo periodo, passando da un’incidenza del 9,7 % di febbraio al 9% a maggio, raggiungendo così il livello più basso dal marzo 2009.
Negli ultimi tre mesi sono aumentati i lavoratori retribuiti e il numero di giovani, al di sotto dei 25 anni, che rientra in questa fascia è di 1,3 milioni. Il Paese dei tulipani con questi dati ritorna, soddisfatto, ai propri parametri pre-crisi economica europea.
Si tratta di un dato di cui andar fieri e di cui vantarsi, ma scopriamo cosa succede nel frattempo in Europa e in particolare nel nostro Bel Paese:
Secondo le ultime indagini UE, il tasso di occupazione aveva raggiunto un valore massimo nel 2008 (65,7%) per poi calare drasticamente in coincidenza con la crisi economica e finanziaria. A livello di Stati membri, a risentire meno di questa retromarcia e a continuare a godere di livelli del 74 e 71% come tasso di occupazione ci sono: l’Austria, la Danimarca, il Regno Unito, la Germania, ovviamente i Paesi Bassi e la Svezia che raggiunge addirittura il 74,9%.
In Italia, leggere le statistiche rattristisce un po’ di più. Anche gli ultimi dati Istat hanno rivelato come la piaga della disoccupazione continui a non rimarginarsi. Le vittime maggiori rimangono i giovani, eternamente colpiti da lavori precari. Per quanto anche il nostro Paese stia cercando di sollevarsi e stia tentando di ribaltare i drammatici dati della crisi, la situazione rimane in triste stallo. Anche se la disoccupazione tra i giovani negli ultimi mesi (tra novembre e gennaio) sembra essere calata dal 39,2% al 37,9%, il tasso di occupazione non riesce, infatti, a superare ancora il limite del 57,5%.
Sono tanti, troppi, i giovani che in Italia non hanno la possibilità di realizzarsi professionalmente e che, a differenza dei coetanei olandesi sono costretti a lasciare i propri sogni chiusi in un cassetto.
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