Dopo aver visitato la cittadina di Delft, si comprende al meglio, come al grande pittore Vermeer, bastasse affacciarsi alla finestra per farsi ispirare: percorrere le vie della città è come fare un salto dentro una cornice, le architetture si riflettono sui canali pittoreschi, imbarcazioni suggestive li attraversano, il cielo si tinge di diverse sfumature in un solo giorno e per le stradine si incrociano diversi negozi di antiquariato.

Canale di Delft

Posta tra l’Aja e Rotterdam, Delft è un incantevole centro cittadino. Città d’arte per eccellenza, fu patria di tanti pittori e in particolare di Vermeer che proprio per la sua città dipinse “Veduta di Delft”, uno dei suoi maggiori capolavori. L’artista fu molto legato alla sua terra, nella quale, più che altrove, si poteva sentire ispirato. Prova ne è il fatto che qui dipinse la famosa “Ragazza con l’orecchino di perla” e la “Stradina di Delft”, che hanno consacrato la sua fama ai posteri. Legata in tutto e per tutto al pittore, la città accoglie le sue spoglie, custodite nella Oude Kerk, la Chiesa Vecchia, chiaramente riconoscibile per la presenza della torre inclinata.

Per quanto il centro cittadino non sia particolarmente grande, e i luoghi di interesse siano concentrati tra la piazza del mercato, la sede del municipio e la Nieuwe Kerk, passeggiare per queste strette viuzze, permette non solo di essere immersi in una cornice, ma anche di fare un tuffo nel passato, essendo stata scelta come residenza reale per un determinato periodo. Guglielmo d’Orange, infatti, non avrebbe potuto resistere al fascino della pittoresca Delft e per questo decise di stabilire qui la propria residenza durante la guerra di indipendenza. Sempre qui venne ucciso nel 1584, trovando sepoltura nella Nieuwe Kerk.

Il nome di questa chiesa, potrebbe trarre in inganno, dal momento che tanto “Nuova” in realtà non è. La sua costruzione si prolungò per due secoli e ciò si riflesse sullo stile architettonico. I lavori cominciarono sull’onda di una leggenda che racconta come, nel 1351 un mendicante fu folgorato dalla visione della Madonna e come la stessa fu avuta, nell’identico posto, ogni mese di gennaio, per ben trenta anni. Così, abbracciando questa mistica coincidenza, si iniziarono a gettare le fondamenta per l’edificio gotico che sarebbe diventato il mausoleo degli Orange.

Fu sempre Guglielmo d’Orange ad arricchire di funzioni la città, decidendo di utilizzare il vecchio convento di S. Agata come proprio quartier generale, durante quelli che furono gli anni di fondazione della Repubblica delle Sette Provincie Unite d’Olanda. Il Prinsenhof, oggi, è un museo che ospita meravigliosi arazzi e dipinti del secolo d’oro olandese. Delft divenne città di importante snodo durante il periodo di riconoscimento dell’identità olandese e come città di guarnigione possedeva una grande armeria, l’Armamentarium.

Ammirando dalla piazza la Nieuwe Kerk, non si può non rimanere colpiti dallo stile rinascimentale del municipio che si innalza proprio di fronte. Lì vicino trova spazio ancora il mercato che in passato ha rivestito un ruolo fondamentale, ma che continua a tenersi il giovedì e il sabato, e si può vedere ancora l’antica Pesa pubblica, edificio con la funzione di pesare e amministrare i beni, uno dei primi diritti ottenuti dalla città. Esso rimase attivo fino al 1960, divenne poi un teatro e oggi una caffetteria. Per quanto riguarda invece ancora il Koornmarkt, l’antico mercato dei cereali, esso si teneva lungo tutto il canale principale, Oude Delft, da cui prese  il nome la città. Su questo canale, oggi, si possono ammirare una serie di monumenti nazionali.

Una città impregnata di arte e storia non poteva non essere un caleidoscopio di negozi di antiquariato.

L’arte è così parte della natura di Delft che essa divenne il centro europeo principale delle ceramiche. Le maioliche bianche e blu la contraddistinguono, esse furono realizzate per la prima volta come sostitute delle preziose e care porcellane cinesi. Nel 1700 erano ben 32 le fabbriche di porcellane presenti, ma ad oggi ne rimane una sola a ricordare l’importante ruolo e il proficuo mercato intavolato dai vasai, che da qui crearono una fitta rete di commerci in tutta Europa. 

Da tutto ciò si comprende come non basta una “Veduta” superficiale su Delft, poiché il suo centro è animato da diverse identità: commerciale, artistica, militare, storica e reale. A queste identità si aggiunge quella tecnologica, grazie al famoso polo universitario che accoglie numerosissimi studenti, che impreziosiscono e movimentano la vita culturale della città.

Sicuri di avervi fatto venire voglia di percorrere dal vivo i suggestivi canali, impressi con le pennellate di Vermeer, vi invitiamo a godervi il video che abbiamo realizzato per voi!

Rimanete connessi!

Continuate a seguire ItalianRadio per leggere tutti i nostri articoli. Cercateci anche sui social: FacebookInstagram e YouTube.

 

Commenti

commenti