Tutti siamo a conoscenza delle elevatissime tensioni tra Russia e Ucraina delle ultime settimane, ma analizziamo i motivi per cui questo sta accadendo, o meglio, continua ad accadere.
Conflitto tra Russia e Ucraina
Da quando nel 2014 il popolo ucraino ha dimesso il presidente filorusso Viktor Yanukovich, nel paese si è instaurato un governo orientato verso l’Europa, non riconosciuto da Mosca. Nel 2019, poi, è stato eletto il presidente Volodymyr Zelensky, anch’esso vicino all’Europa.
Un conflitto antico
Il conflitto tra Russia e Ucraina nasce però quando l’Ucraina si separò dall’Unione Sovietica, dichiarando al propria indipendenza, riconosciuta nel 1991. Da qui, la convinzione di Putin che il suo Paese abbia un “diritto storico” sull’ Ucraina.
Cambiamenti recenti
Nel 2021 il governo Ucraino vietò a 13 oligarchi di possedere dei media per influenzare la politica, e questo colpì l’ex presidente filorusso Viktor Yanukovich, principale leader del partito filorusso in Ucraina. Putin, dunque, cominciò ad inviare truppe al confine. Un altro motivo, causa di allarmismo da parte di Putin, deriva dal fatto che l’Ucraina sia una paese democratico liberale, e teme che ciò possa fornire modelli ideologici alternativi per il popolo russo, che, invece, non si trovano nella stessa situazione.
La questione Nato
A ciò si aggiunge la questione Nato, nella quale l’Ucraina, già dal 2008, vuole far parte, vedendo una forte opposizione della Russia.
Essendo coinvolta in conflitti, dominata da corruzione, e siccome necessita di riforme politiche e militari, all’Ucraina non è concesso l’entrata nell’organizzazione, inoltre si ha anche paura della reazione di Putin.
Allargamento della Nato
Ad oggi, solo il 6% dei confini russi coincidono con paesi facenti parti della Nato, ma l’Ucraina ha una frontiera lunga 2.200 chilometri. Se il Paese dovesse entrare nell’organizzazione, l’influenza che la Russia detiene nell’aria, sarebbe minacciata, vuole quindi che la Nato abbandoni le sue attività nell’Est-Europa, ritirando le truppe e le armi già presenti in Polonia e altre repubbliche baltiche, e Romania.
Putin, durante l’incontro con Macron il 7 Febbraio, ha menzionato anche il suo arsenale di armamenti nucleari, dicendo che se l’Ucraina tentasse di riprendersi la Crimea tramite mezzi militari, l’Europa sarebbe trascinata in guerra contro il suo volere.
Putin disse che non invaderà l’ Ucraina
Non si sa se si possa credere alle sue parole, ricordando altri attacchi contro città come la Cecenia nel 1999, la Georgia nel 2008, la stessa Ucraina nel 2014 e la Siria nel 2015. Inoltre spiega lo schieramento delle sue truppe dicendo di poterle muovere a suo piacimento all’interno del suo Paese.
Ma quali sono le motivazione per cui potrebbe invadere il Paese?
Secondo Putin, il popolo ucraino discende da quello antico della “Rus di Kiev”.
Le rivoluzioni in Ucraina sono iniziate nel 1990 quando gli studenti chiedevano libere elezioni, che contribuì al raggiungimento dell’Indipendenza nel 1991.
Nel 2004, un’altra protesta anti russa, contro i brogli elettorali e l’avvelenamento di Yushenko. Ma nonostante ciò, il Cremlino riuscì a far eleggere Viktor Yanukovich.
Nel novembre 2013, al febbraio 2014, un’altra rivolta pro europea, dopo la sospensione dell’accordo di libero scambio tra Ucraina e Ue. Di conseguenza Yanukovich fugge, e Putin invade la Crimea. Inoltre, appoggia i separatisti russi del Donbass, che da allora è in guerra.
Ultimi aggiornamenti
Alcune figure di rilievo, esponenti dei Paesi della Ue si sono recati in questi giorni in Russia e in Ucraina. Soltanto ieri sera, Olaf Scholz, il nuovo cancelliere federale della Germania, ha incontrato Putin, mentre Di Maio si è recato in Ucraina.
La notizia più recente è quella del ritiro dal confine, di alcune delle forze russe.
La portavoce del ministero degli esteri russo, Maria Zakharova, ha pubblicato un post in cui afferma “”la data del 15 febbraio del 2022 entrerà nella Storia come il giorno del fallimento della propaganda di guerra da parte dell’Occidente. Svergognati e annientati senza sparare un colpo”.
Facendo intendere che la prospettiva avanzata dal presidente Biden, di un attacco imminente, sia stata così disfatta.
Il governo dei Paesi Bassi
Per quanto riguarda il governo dei Paesi Bassi, il 12 Febbraio, il ministro degli affari esteri, Wopke Hoekstra, ha intimato a tutti cittadini olandesi di lasciare l’Ucraina. Anche alcuni membri del personale all’ambasciata dei Paesi Bassi lasceranno il Paese. Sono stati scoraggiati i viaggi , proclamando un’allerta rossa.
Dopo queste precisazioni resta da vedere come si evolverà la situazione nei prossimi giorni