Alla TU (Technische Universiteit) di Delft un team di circa 50 ricercatori e studenti ha lavorato senza sosta per mettere a punto nuovi respiratori utilizzabili in Terapia Intensiva, per fronteggiare al meglio la diffusione del Coronavirus. Ieri pomeriggio, il Ministro degli Affari Economici Wiebes ha visitato la TU, per vedere di persona l’evoluzione del progetto. E… buone notizie: i nuovi respiratori della TU di Delft sono quasi pronti.

I nuovi respiratori della TU di Delft sono pronti per affrontare l’emergenza

Lo strumento è stato testato nei reparti di terapia intensiva di Leiden e Nijmegen lo scorso fine settimana. Secondo gli studenti di Delft sono necessari solo dei piccoli accorgimenti, ma gli strumenti sono pronti. Si tratta di un macchinario “spogliato” di ogni parte non necessaria.

“Lavoriamo ininterrottamente, non esistono weekend. Quasi tutti i dettagli sono ultimati.”

Lucas Ottenheym, capo del design team

Di solito ci vogliono anni prima che uno strumento medico possa essere messo sul mercato e utilizzato. Ma a causa della diffusione incontrollata del Coronavirus, il Ministero della Sanità olandese sta organizzando una procedura abbreviata per l’ammissione di questi macchinari negli ospedali. Il permesso però si applica esclusivamente all’utilizzo della macchina per i pazienti affetti da Coronavirus e solo per la durata della pandemia. Il Ministero ha garantito un prestito di 40,000 euro alla TU di Delft per la riuscita del progetto.

“È evidente che dal punto di vista tecnico sia un grande contributo. In questo momento ne abbiamo bisogno, quindi lo faremo. Fa parte della mentalità olandese.”
Eric Wiebes, Ministro degli Affari Economici

Quando gli viene chiesto se ci siano rischi nell’utilizzo dei respiratori della TU, il Ministro Wiebes garantisce che “il pericolo più grande sarebbe non fare nulla.”
Potete trovare il video della visita qui, sul sito di NOS.

Fonti:
nos.nl
FB page NOSinEnglish

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