Da quando è cominciata l’emergenza Covid, sono esponenzialmente aumentate le iniziative per creare app in grado di tenere traccia dei contagi. Vi avevamo parlato di Covid Radar, per esempio, l’app creata dall’Ospedale Universitario di Leiden. Anche il governo olandese ha dichiarato di riconoscere l’utilità di un mezzo tecnologico come le Coronavirus App per gestire la situazione al meglio. Per questo, il Ministero della Salute ha organizzato un appathon per valutare le proposte e studiarne sviluppi e criticità.

Coronavirus App: gli esiti dell’appathon del Ministero della Salute

Circa due settimane fa il Ministero della Salute olandese ha invitato chiunque fosse in grado di sviluppare un app per tracciare la diffusione del Coronavirus e monitorarne i sintomi, a presentare la propria proposta. Hanno risposto all’appello in circa 750. Le autorità competenti hanno scremato i risultati in base a rigidi criteri, compresi -soprattutto- severi requisiti in materia di privacy e sicurezza dei dati, arrivando ad una rosa finale di sette app concorrenti.
Nel fine settimana del 18 e 19 aprile i sette rappresentanti delle proposte selezionate si sono confrontati in un appathon, un evento digitale per testare e migliorare le nuove Coronavirus App. Organizzazioni, esperti indipendenti e altre parti interessate -interne ed esterne al governo- hanno ascoltato i progressi degli sviluppatori e offerto consulenza.
L’idea comune alla base dell’app è che se a una persona viene diagnosticato il Covid-19, l’app invierà un messaggio a tutti i cellulari vicini alla persona, avvertendo che anche i loro proprietari potrebbero essere infetti. Il governo spera che l’uso di un’app simile significhi avere la possibilità di allentare alcune delle rigorose misure generali per frenare la diffusione del virus.
Purtroppo, in seguito all’appathon non si è arrivati ad una decisione definitiva. Nessuna delle sette app è stata scelta perché, a detta degli esperti, non si dispone ancora di abbastanza informazioni. A questo proposito, il Ministero della Salute ci tiene a precisare -per chi lo aveva criticato di essere troppo frettoloso- che l’impressione che il governo avrebbe scelto e presentato un’app entro questa settimana o la prossima non è corretta. A giorni i Ministri più coinvolti decideranno se vogliono continuare con il progetto, non quale app verrà rilasciata e quando.
coronavirus app ministero salute

Coronavirus App: il problema principale è la protezione della privacy

La criticità maggiore con cui bisogna fare i conti è la tutela della privacy degli utenti. L’autorità olandese per la protezione dei dati AP ha affermato che nessuna delle app presentate all’evento sono in grado di garantire la privacy. Inoltre, secondo AP, i framework del governo per le app non sono abbastanza chiari. Ad esempio, non è chiaramente definito chi sarà responsabile del trattamento dei dati raccolti dall’app: un ente privato, un’istituzione sanitaria, il governo stesso? L’autorità ha poi affermato che il governo dovrebbe concentrarsi su misure meno invasive dell’app ma altrettanto efficaci con cui contenere il virus.

“Tutti i Paesi Bassi vorrebbero uscire di nuovo, per incamminarsi verso una situazione di normalità. Ma dobbiamo evitare di mettere in campo una misura che non sappiamo se funzioni davvero, con il rischio che causi addirittura altri problemi. O con il rischio che a qualcuno che non può o non desidera utilizzare un’app possa essere negato l’accesso al lavoro, a scuola o a un supermercato “.
Aleid Wolfsen, Presidente AP

Fonti:
government.nl
nltimes.nl

Commenti

commenti