Per l’ euroministro olandese Dijsselbloem “i Paesi del sud non possono spendere tutti i soldi in alcol e donne e poi chiedere aiuto”. Ora però guadagna 14.500 euro al mese grazie a una consulenza “strategica”

Jeroen Dijsselbloem, capo dell’ Eurogruppo, era finito nella bufera per aver criticato gli Stati del Sud e i loro sperperi. Durante un’audizione davanti alla commissione economica dell’ Europarlamento aveva affermato: “Il Sud? Spende tutti i soldi in alcol e donne, altro che aiuti UE. Se i Paesi del nord hanno dimostrato solidarietà con i paesi colpiti dalla crisi ci sono anche degli obblighi. Non si possono spendere tutti i soldi in alcol e donne e poi chiedere aiuto”.

Non chiedeteci aiuto

Le parole dell’ euroministro olandese avevano fatto infuriare soprattutto i deputati spagnoli ma Dijsselbloem aveva rifiutato di scusarsi, perché  la critica non riguardava solo la Spagna, ma tutti i Paesi mediterranei, compresa l’Italia. Il debito pubblico sarebbe infatti aumentato per permettere ai cittadini di spendere soldi in “donne e alcol”.

Dijsselbloem: ministro, presidente e consulente

Già ministro delle Finanze nei Paesi Bassi, nel 2013 Dijsselbloem viene nominato anche presidente dell’ Eurogruppo, incarico che mantiene fino alle ultime elezioni. Infatti il partito di appartenenza (Partito del Lavoro)  è stato escluso dal nuovo governo. Dijsselbloem ha quindi rinunciato all’incarico da ministro, ma non a quello di presidente dell’ Eurogruppo.

Una consulenza da capogiro

Il sostegno della Germania gli ha consentito una proroga che scadrà a gennaio 2018. Inoltre il presidente del Fondo salva Stati, Klaus Regling, lo ha assunto come “consulente strategico” nel consiglio dei governatori dell’ Esm, organismo finanziario che durante la crisi è intervenuto a favore dei Paesi in difficoltà ( i Paesi del Sud, Grecia e Portogallo, proprio quelli tanto criticati dall’ex ministro). Ma questa assunzione temporanea costerebbe ai contribuenti dell’ eurozona circa 14.500 euro mensili (fonte Il Corriere della Sera).

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