Un workshop sul tema business e batticuore, rivolto ai piccoli e medi imprenditori nel campo della ristorazione: è Cardiomarketing, l’evento che si è tenuto ieri ad Amsterdam.

L’ambasciatore Andrea Perugini ed Ernesto Pravisano, presidente Comites

Bierfabriek, Amsterdam, ore 10. Mattina uggiosa, sorrisi timidi e tanta voglia di imparare. Sono questi i tratti distintivi di Cardiomarketing, il workshop dedicato agli imprenditori dell’ horeca che hanno trascorso una giornata di formazione, fortemente voluta dai membri del Comites e dal suo presidente Ernesto Pravisano.

Il cardiomarketing al servizio della ristorazione

“I nostri imprenditori sono espressione della qualità italiana e sono portatori di una tradizione che riesce a trasmettere i propri tratti distintivi anche all’estero” sono queste le parole con le quali l’ambasciatore Andrea Perugini, ha salutato i numerosi partecipanti al workshop, tenuto da Patrizia Menchiari, docente e consulente di marketing e comunicazione. Il sorriso e l’entusiasmo di Patrizia Menchiari hanno contagiato tutti: la docente ha infatti illustrato come sia possibile conquistare i nuovi clienti, mantenendo la fiducia di quelli abituali attraverso il cardiomarketing. Menchiari ha però tenuto a precisare che non si tratta di una pillola magica, bensì di sei strategie relazionali mirate ad instaurare rapporti di fiducia tra fornitori e consumatori.

Siamo quello che comunichiamo

L’acronimo CARDIO indica proprio sei regole da tenere sempre presente: “Coinvolgi”, “Ascolta”, “Racconta”, “Delizia”, “Impara”, “Orienta”. Infatti i partecipanti hanno appreso come le aziende possano costruire relazioni di valore, attraverso coinvolgimento, ascolto, storytelling, customer experience, apprendimento continuo ed etica.  Ma non solo teoria: l’evento è stato anche l’occasione per fare networking e interazione. La giornata si è conclusa con un panel di discussione, al quale hanno partecipato tre imprenditori italiani locali di successo, nel campo dell’ horeca e della comunicazione: Roberto Coletti, il famoso gelatiere di Utrecht conosciuto come Roberto Gelato; Barbara Summa, scrittrice italiana, blogger e traduttrice in Olanda; Luigi Incalza, giovane imprenditore francavillese che, da circa un anno, insieme al suo socio Mimmo Vecchio hanno inaugurato Panzerò, il primo locale a Rotterdam dove si possono mangiare i panzerotti pugliesi.

Da sinistra: Roberto Coletti, Patrizia Menchiari, Luigi Incalza, Barbara Summa

Storytelling e storyteller di professione

Roberto Coletti da circa 17 anni ha un’attività di successo. Il suo segreto? La strategia del faro: “Non vado mai a caccia di nuovi clienti, cerco di attirare la loro attenzione, come fa un faro nella notte”. E infatti Roberto riesce sempre ad attirare l’attenzione, con gusti di gelato insoliti. “Il gusto di cui vado più fiero è il gelato alle lacrime“(*), ha affermato Roberto. Circa trent’anni fa, appena arrivato in Olanda, ha iniziato come garzone in un negozio e dopo aver visto una macchina del gelato in azione ha capito che il suo lavoro sarebbe stato fare il gelatiere: “Nulla succede per caso. Ero sempre alla ricerca del lavoro perfetto; per trovarlo devi far succedere le cose, non avrei mai pensato che questo sarebbe stato il mio lavoro”.

Riguardo alla promozione delle proprie attività sui social Barbara Summa ha elargito alcuni consigli, basati sulla sua esperienza decennale di blogger. Luigi Incalza ha invece svelato che la sua mission non è tanto quella di vendere i panzerotti, ma di raccontare la storia che c’è dietro a questo tipico prodotto pugliese: “Mi rivolgo sempre ai miei clienti chiedendo loro se vogliono che gli parli in inglese o in italiano. La sorpresa è scoprire che il 40% degli olandesi mi risponde in italiano”.

*(la storia del gelato alle lacrime la potete ascoltare in podcast in un nostro radio-reportage sul gelato in Olanda a questo LINK)

 

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