Si chiama “Below the Surface” il progetto archeologico che ha dato alla luce circa 700.000 oggetti appartenuti agli abitanti di Amsterdam

Nel 2003 un canale è stato dragato per favorire la costruzione dell’attuale linea metropolitana Noord/Zuidlijn.  Durante gli scavi diversi archeologi hanno avuto l’accesso al letto del fiume Amstel. Ciò che è stato rinvenuto ha dell’incredibile.

Un viaggio attraverso il tempo

Un fiume è archeologicamente interessante perché è sempre stato usato per gettare  i rifiuti e L’Amstel era l’arteria principale della città. Un fiume è un contenitore di segreti della vita degli abitanti, per questo il nostro documentario si chiama Amstel, Spiegel van de Stad (in italiano “Amstel, specchio della città).

Sono queste le parole dell’archeologo Jerzy Gawronski che potrete ascoltare nel documentario Amstel, Spiegel van de Stad. Un vero e proprio viaggio che ripercorre l’intera spedizione archeologica Below the Surface che è stata effettuata scavando il letto del fiume Amstel.  “Questa fu una grande opportunità per gli archeologi, afferma Gawronski, prima di allora non si è mai stati in grado di effettuare ricerche così profonde nel sottosuolo della città. Due siti di costruzione si sono rivelati particolarmente interessanti, quelli presso il canale Damrak e il canale Rokin. Nei pressi del Damrak vi era un ponte, costruito come sistema difensivo, con funzione prettamente militare. Nei pressi del Rokin invece vi erano monasteri, case e ambienti di lavoro”.

Cos’è stato ritrovato

Presso il canale Damrak sono stati ritrovati una collezione di coltelli del XIV secolo, ancore e ganci per barche mentre presso il Rokin sono stati rinvenuti scarti d’animali come ossa, zampe, denti e corna. Risalenti al 1600/1700 questi altro non erano che avanzi di una macelleria situata a pochi passi dal canale. Interessante è anche il ritrovamento di svariati sigilli kosher che testimoniano la presenza della comunità ebrea nella città olandese. Gli oggetti comprendono anche spazzolini da denti, pettini, cellulari, monete, occhiali, libri, piatti di porcellana, chiodi, pipe, ferri di cavallo e diversi arnesi per l’agricoltura e la pesca.

Dove sono esposti

Sono 9,500 i reperti selezionati ed esposti nella stazione metropolitana di Rokin all’interno di due vetrine permanenti, una “nord” e una “sud”. La vetrina all’ingresso nord è lunga 12 metri e larga 3,34 e quella sul lato sud è lunga 14 metri e larga 3,59. Nella vetrina nord vi sono oggetti quali vestiti, cellulari, monete e giocattoli. Nella vetrina sud, invece, vi oggetti che riguardano l’edilizia, l’artigianato, il trasporto e l’industria.

 

Foto di copertina: © Samy Saadi

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