Domenica 14 aprile si è tenuto nella palestra Speler ad Utrecht, il workshop di capoeira organizzato dall’associazione COI ACLI di Utrecht. Ad insegnare le basi della capoeira ai giovani partecipanti è stato il maesto Prisco Vicidomini, capoerista daL 2003. 

La lezione comprendeva il riscaldamento iniziale, allungamento delle articolazioni, i passi base della capoeira, e lo stretching finale, il tutto contornato da uno sfondo musicale. La capoeira, spiega il maestro Prisco, è anche questo: musica, canto, divertimento. Senza queste basi fondamentali la capoeira diventa un vero e proprio cobattimento piuttosto che un gioco. Per evitare questo approccio sbagliato a tale disciplina, Prisco cerca sempre di coinvolgere i suoi studenti in simpatici canti portoghesi e all’utilizzo di singolari strumenti musicali. Si tratta un gioco fatto di acrobazie e strategia, dove ogni giocatore cerca di superare in astuzia l’altro, intrappolandolo o destabilizzandolo.

un po’ di storia…

La Capoeira affonda le sue radici nei rituali portati in Brasile dal popolo africano durante il periodo della schiavitù. Non essendo capaci di comunicare tra di loro avendo lingue diverse, hanno creato una lingua corporea, che fonde le tradizioni e le caratteristiche di tutta l’Africa in un’unica e complicata disciplina. Tuttavia non è sempre stata considerata uno sport come ora: in passato si poteva essere arrestati per aver praticato la Capoeira, era uno sport di strada, clandestino e a tratti violento. Solo nel momento in cui si è iniziata a praticarla nelle palestre l’aspetto giocoso ha sostituito quello violento.

…e un po’ di Prisco

Maestro solare e coinvolgente, Prisco Vicidomini pratica capoeira dal 2003, entrando a far parte del gruppo Soluna di Roma. Nel 2010 ha ricevuto il titolo “Graduado” e nel 2014 il titolo “Instrutor”. Ha seguito numerosi workshop in Italia e nel resto d’Europa. Prisco è arrivato in Olanda nel settembre 2012 ed è il primo a dare lezioni di capoeira del Grupo Soluna al di fuori dell’ItaliPrisco parla italiano, inglese, spagnolo, portoghese brasiliano e olandese.

A fine giornata tutti i partecipanti sono tornati a casa con le gambe indolenzite ma soddisfatti e col sorriso sulle labbra. Il workshop è stato un tale successo tra gli adulti che si è deciso di programmarne un secondo il prossimo 18 maggio. Questa volta però è destinato ai bambini, principalmente tra i 5 e gli 8 anni, che potranno divertirsi insieme ai loro genitori.

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