Trovare a casa a Utrecht è un’impresa difficile, anzi difficilissima. Questo ormai è un dato di fatto con cui bisogna fare i conti nel momento in cui si decide di trasferirsi in questa città. Una situazione che mette a dura prova sia i giovani olandesi che quelli provenienti da varie parti d’Europa, con l’unica differenza che quest’ultimi si trovano in una situazione di ulteriore svantaggio trovandosi da soli in un paese diverso dal proprio.
Uno studente internazionale, nel momento in cui decide di cercare una casa a Utrecht, deve districarsi in un labirinto di annunci, scammer, siti internet, hospiteeravond, post falsi, “only Dutch” e molto altro.
Abbiamo voluto dare spazio alle esperienze e alle opinioni di giovani provenienti da varie parti d’Europa. Ecco ciò che è emerso da queste interviste.
Una situazione precaria
“Sono a Utrecht da sette mesi e ho cambiato casa cinque volte” queste sono le parole di Evelyna, una ragazza spagnola nei Paesi Bassi per lavoro. Parole che esprimono la situazione di precarietà in cui si trovano molti giovani nella ricerca di un alloggio fisso. Anche Victoria racconta di aver trovato casa solo dopo “essere stata quasi due settimane in hotel” perché non riusciva a trovare una casa a Utrecht.
Simile è la situazione di Giusy: “Nella ricerca di un appartamento insieme a mio marito ci abbiamo messo un anno e mezzo, prima di trovare qualcosa. Non siamo mai stati discriminati perché stranieri ma erano necessari parecchi requisiti per poter prendere un appartamento in affitto e spesso non riuscivamo a soddisfarli tutti.”
L’università
“L’università di Utrecht sta facendo una grande opera di promozione dei propri corsi per attrarre studenti internazionali. Però se anche lo studente medio olandese non riesce a trovare una casa, come può riuscirci una persona che viene da fuori?”
Federica, da Assisi, sposta l’attenzione sulla questione universitaria. “Qua l’università sembra fregarsene della situazione. È vero che c’è in programma di prendere edifici, di costruire palazzi. Qua è tutto in costruzione. Però è anche vero che nell’immediato non ci saranno cambiamenti, sono cose che si vedranno tra qualche anno. E chi è qui adesso che cosa fa?”
Nell’effettivo sono stati stanziati fondi, ci sono state manifestazioni per sensibilizzare il comune e l’università sulla questione. In risposta sono state ottenute tante parole, però ancora di risultati non se ne sono visti e la situazione non va che peggiorando.
Scammer
“Non sono mai stata ‘scammata’ per fortuna però su Facebook ci provano in continuazione.”
Gli scammer sono una realtà davvero triste nella ricerca di una casa Utrecht. Molti cercano di approfittare di questa situazione di difficoltà che vivono parecchi studenti, però non è così difficile accorgersi della presenza di un truffatore. Prima di effettuare qualsiasi tipo di pagamento è bene richiedere sempre una visita della casa o dell’appartamento, a quel punto vedrete come questi profili falsi scapperanno a gambe elevate o si rifiuteranno di mostrarvi la casa.
Hospiteeravond
“Gli hospi sono una cosa stranissima. Nel mio paese non esiste una cosa di questo tipo e mi sono trovata molto in difficoltà a dover competere con altre persone per avere la stessa stanza. Devi vendere te stesso in cinque minuti e far capire perché tu saresti l’opzione migliore”
Quella degli “hospi” è una tradizione tutta olandese. Una serata in cui si apre la casa ad una serie di aspiranti coinquilini che nel giro di pochi minuti devono fare in modo di convincere i proprietari a dar loro la casa. Una sorta di corsa all’oro folle e confusionaria. Ma per gli studenti internazionali anche solo partecipare a un “hospi” è un lusso, molti vengono scartati prima proprio in base alla propria nazionalità.