I ministri hanno concordato sul posticipo dell’introduzione di un limite di tempo inferiore ai due anni per la riduzione del 30% delle imposte sui lavoratori internazionali, con il fine di rafforzare il clima imprenditoriale olandese.

La notizia segue la decisione del governo di abolire i piani per tagliare la tassa sui dividendi e di distribuire gli 1,9 miliardi risparmiati dalla misura per l’incremento dell’industria.

Il ministro delle imposte Menno Snel ha inviato ai parlamentari i dettagli dei piani rivisitati lo scorso lunedì pomeriggio. Nel briefing quest’ultimo comunica la decisione del governo di implementare un “periodo di transizione” per coloro che avrebbero dovuto affrontare il 30% entro il 2019 o il 2020.

 

Migliaia di persone saranno coinvolte nella perdita dell’agevolazione a partire dal prossimo 1° gennaio, dato l’impegno del governo a tagliare il massimo sussidio da otto a cinque anni, senza alcun periodo di transizione per gli attuali richiedenti.

Altre misure nei prossimi piani del governo riguardano un ulteriore taglio delle imposte dal 22,5% al 20,5% sulle grandi imprese e al 15% sulle piccole imprese. “Il governo richiede che i Paesi Bassi continuino ad essere un luogo di attrazione in cui fare business”, afferma Snel durante il briefing. “Tutto ciò è di grande importanza per i Paesi Bassi, perché le imprese, sia grandi che piccole, sono fonte di lavoro e di ricchezza economica”.

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