Ieri il governo olandese ha annunciato che a partire da Aprile verrà adottato un nuovo metodo di analisi per controllare i siti di prenotazione online – come Airbnb – alla ricerca di frodi immobiliari.

Per rendere effettivo il nuovo metodo investigativo, la città di Amsterdam ha aperto questo lunedì un’apposita banca dati, che andrà a scovare i proprietari di immobili che affittano illegalmente i propri possessi per evadere le tasse.

Nel mirino del governo rientrano infatti tutti i cittadini che, anziché abitare nella propria residenza, l’affittano invece a orde di turisti per più di 60 giorni consecutivi e/o a più di 4 persone alla volta.

Il consiglio della città si è detto entusiasta del progetto, in quanto l’impiego di questo nuovo tipo di tecnologia consentirà finalmente il passaggio a un tipo di lotta proattiva contro le truffe del settore immobiliare.

Amsterdam sta affrontando un’ondata turistica senza precedenti, che ha costretto a un controllo più oculato sugli immobili della città atti ad ospitare i turisti.

Lo scorso settembre il numero di residenze disponibili in città su Airbnb raggiungeva le 10,000 unità, cifra che ha spinto il governo a richiedere direttamente la collaborazione con il celebre sito di booking per scovare le possibili frodi. Nel giro di soli 3 mesi, Airbnb aveva provveduto a rimuovere circa 170 abitazioni per violazione della policy del sito.

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