I produttori cinematografici olandesi e relativi distributori stanno chiedendo un risarcimento di € 1,2 miliardi da parte dello Stato olandese per la sua incapacità, dicono, di fermare il download illegale, sempre più diffuso.
In una lettera al viceministro della Giustizia Klaas Dijkhoff, i produttori sostengono che il governo abbia permesso la copia illegale di film. “Ciò ha dato a un’intera generazione di consumatori l’idea che è giusto guardare un film senza pagare” scrivono.
Il Consiglio dei Ministri ha reso illegale scaricare film e musica nel mese di aprile 2014, a seguito di una sentenza della Corte europea. Questo, dicono i produttori, significa che gli olandesi agivano illegalmente da quasi 10 anni prima di quel momento: un decennio di danni da rivendicare.
Oltre al risarcimento, i produttori e i distributori di pellicole vogliono che il governo introduca misure severe per combattere la pirateria. I consumatori saranno quindi consapevoli che scaricare film o farne copia è illegale e che potrebbero essere puniti per questo, come già avviene in Germania.
I produttori dicono che vogliono un incontro con il ministro entro due settimane o andranno in tribunale. “Tutti accettano il fatto che ti meriti una punizione se rubi il pane ai fornai, ma nessuno vede la cosa nello stesso modo quando si tratta di scaricare un film illegalmente”, ha detto Klaas de Jong dell’associazione dei cineasti Vereniging van Speelfilm Ondernemers.
Il gruppo di ricerca Telecompaper ha diffuso alcuni dati, dai quali risulta che circa il 35% degli olandesi hanno scaricato illegalmente videogames, film o intere serie televisive e il 16% utilizza la tecnologia peer to peer (il celeberrimo Torrent) per farlo.