Nella notte tra il 31 gennaio e il 1° febbraio 1953 una tempesta sul Mare del Nord causò il maggior disastro naturale a memoria d’uomo sulle coste inglesi e olandesi. Anche Danimarca, Belgio e Francia subirono alluvioni e gravi danni a causa della tempesta. L’effetto combinato dell’alta marea e della tempesta di vento causò uno “storm surge” di grandi proporzioni e il livello delle acque salì fino a 5,6 metri al di sopra della media.
L’Olanda fu il paese più colpito, con un bilancio ufficiale di 1.836 morti a causa dell’inondazione, di cui 873 in Zelanda, 686 in Olanda Meridionale e 254 nel Brabante Settentrionale; mentre 72 000 persone furono evacuate. 3.000 case e 300 fattorie furono completamente distrutte, 40.000 case e 3.000 aziende agricole danneggiate. Annegarono 20.000 bovini, 12.000 suini, 1.750 cavalli, 2.750 ovini e 165.000 polli. Da 130.000 a 200.000 ettari di terreni agricoli furono inondati e resi sterili per un lungo periodo a causa dell’acqua salata. Ampi tratti delle dighe furono rotti, 500 km furono classificati come gravemente danneggiati. I danni complessivi sono stati stimati pari a 1 miliardo di fiorini olandesi.
All’epoca del disastro, nessuna stazione radio nelle nazioni interessate dalla tempesta trasmetteva nelle ore notturne, mentre gran parte delle stazioni meteorologiche era operativa solo durante il giorno, con il risultato che l’allarme fu dato in ritardo dal KNMI, il Servizio Meteo Olandese, e lo stesso si diffuse lentamente nelle aree a rischio di inondazione.
Venti giorni dopo la tragedia fu creata in Olanda la Commissione del Delta, con il compito di studiare un piano di infrastrutture nel delta del Reno (vasta area che comprende anche le foci della Mosa e della Schelda), al fine di garantire l’area dal rischio che un evento come quello del ° febbraio 1953 si ripetesse. I lavori, consistenti nell’erezione di una serie di sbarramenti atti da un lato a proteggere il territorio, dall’altro a garantire l’operatività dei grandi porti di Rotterdam e Anversa, sono terminati solo nel 1997, con il completamento della barriera di Maeslantkering, nel Nieuwe Waterweg, presso Rotterdam.
In molte località olandesi il 1° febbraio di ogni anno si svolgono cerimonie commemorative a ricordo delle vittime della tempesta.