Groninga punta a diventare la prima città olandese “senza fumo”, arrivando a ultimare quel processo di divieto delle sigarette che nei Paesi Bassi è partito nel 1988. In Italia le prime leggi risalgono addirittura all’inizio degli anni Settanta, ma nel 2003 l’allora ministro della salute, Girolamo Sirchia, diede il nome a un provvedimento che, di colpo, interdisse ai tabagisti di fumare nei luoghi chiusi, a eccezione di quelli privati. In Olanda, invece, i passaggi sono stati molti di più

Fred: “Facciamo un pisolino”.

Barney: “Ho un’idea migliore: facciamoci una Winston”.

Fred e Barney fumano sigarette Winston

Fred e Barney fumano sigarette Winston

I tempi in cui i Flintstones pubblicizzavano le sigarette in televisione non sono ormai che uno sbiadito ricordo: dagli anni Settanta, quella che allora si chiamava Comunità Economica Europea, ha iniziato una lunga campagna contro il fumo che è partita proprio dalla proibizione di reclame di questo tipo.

La battaglia contro il tabagismo, però, non è stata omogenea in tutti i Paesi dell’erede della CEE, l’Unione Europea. In Italia, infatti, la Legge Sirchia del 2003 vietò, in un colpo, di fumare in tutti i locali pubblici, eccezion fatta, ovviamente, per quelli privati. Il percorso di questo divieto, nei Paesi Bassi, invece, è stato un po’ più lungo e complesso.

Lotta al fumo in Olanda: la storia

Nel 1988 venne emanata la prima legge per contrastare il consumo di sigarette in Olanda. Il provvedimento proibiva di fumare sui mezzi e nei palazzi pubblici. Fino al 2004 non vi furono più modifiche, quando si decise di estendere la legge anche ai luoghi che non facessero parte del settore alberghiero o comunque della ristorazione, a eccezione delle sale riservate ai fumatori. Quattro anni più tardi venne introdotto un ulteriore allargamento del provvedimento anche ai centri commerciali, ristoranti, bar e nightclub. Nel 2010, però, si dovette fare un passo indietro, poiché oltre la metà dei bar, soprattutto quelli più piccoli, non rispettavano tale norma. Questo portò a un’esenzione dal divieto per i locali al di sotto dei 70 metri quadrati, a patto che non avessero dipendenti e che non servissero cibo.

La lotta al fumo in Olanda arriva a Groninga

Robert van de Graaf

Robert van de Graaf (gezinsbode.nl)

In tutto questo lungo percorso che, un passo alla volta, ha reso la vita dei fumatori sempre più difficile, si inserisce Groninga. Il capoluogo del nord, infatti, mira a diventare la prima città “senza sigarette” di tutto il Paese. Ma cosa s’intende con questo? L’idea è quella di eliminare, gradualmente, le sigarette da alcuni luoghi pubblici considerati particolarmente “sensibili”, in quanto frequentati dai ragazzi. Verrà infatti vietato di fumare di fronte al palazzo dell’università e, nel 2019, lo stesso avverrà per il policlinico dell’ateneo. A Groninga, inoltre, è stato da poco inaugurato il primo parco giochi nel quale è completamente vietato fumare. L’idea di tenere le sigarette lontane dai luoghi frequentati da giovani e giovanissimi è dovuta a una questione di abitudine: i ragazzini, vedendo gli adulti fumare, si convincono che si tratti di un comportamento assolutamente normale. L’obiettivo, come ha spiegato il dottor Robert van de Graaf, promotore dell’iniziativa, è quello di creare una nuova generazione che sia completamente estranea all’idea del fumo.

Insomma, se negli anni Sessanta erano proprio i cartoni animati a pubblicizzare il fumo, oggi si cerca di eliminare questo vizio partendo ancora una volta dai più giovani.

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