Secondo il report di RTL Nieuws gli uomini gay e le donne lesbiche dichiarati generalmente si sentono accettati nei loro club sportivi, stando alla ricerca condotta dallo studio di progettazione sociale e culturale SCP sulla partecipazione sportiva di persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender.

Uno studio condotto da RTL lo scorso anno ha rivelato come gli atleti LGBT non siano sempre aperti circa la loro sessualità; lo studio SCP ha rivelato che quando si aprono maggiormente, è perché si sentono accettati. Lesbiche, gay e bisessuali sono generalmente ben accettati secondo il SCP.

I ricercatori hanno concluso che “nei team maschili sono fatte più battute sui gay”; aggiungono tuttavia che generalmente gli elementi gay della squadra vedono questi commenti e battute come innocenti.  Secondo il SCP questo indica come una volta che gli uomini gay sono parte di una squadra maschile, si sentono generalmente accettati, ma sottolinea anche la presenza di una “soglia” per l’adesione.

Questo ‘soglia’ sembra maggiore per lo sport ‘macho’ o di contatto; i gay sembrano evitare questi tipi di sport, perché si preoccupano che possano non venire accettati.

Per le donne lesbiche e bisessuali la situazione è diversa; secondo SCP il loro orientamento sessuale è molto meno spesso di influenza.

SCP ha fatto anche riferimento a uno studio dell’Istituto Mulier del 2013. Questo studio condotto su degli atleti ha concluso che l’86 per cento non hanno un problema con un collega atleta dichiaratamente LGBT, il 73 per cento non hanno un problema a fare la doccia con un atleta gay o lesbica dello stesso sesso e il 75 per cento si dicono soddisfatti in caso il proprio bambino dovesse essere allenato da un allenatore LGBT dello stesso sesso del figlio.

Fonte: NLtimes

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