Un viaggio nella psiche e nelle dinamiche dell’interazione tra l’uomo e ciò che lo circonda: è questo il filo rosso della mostra intitolata #10y in cui sono esposti i lavori della fotografa e video-artist pugliese Antonella Zito. Classe 1988, Antonella trova la sua vocazione giá durante l’adolescenza. ‘All’inizio eravamo 8 ragazze’ – ricorda – ‘eravamo compositrici, fotografe, pittrici’. Il progetto artistico di gruppo naufraga e Antonella inizia un percorso di ricerca personale che porta avanti mentre si specializza e lavora come grafica pubblicitaria. Sperimenta con la pittura digitale e per un periodo con le installazioni di luci, ma l’artista ha trovato nella fotografia e nella video-art la sua strada. A spingerla a prendere in mano la videocamera è la passione per i lungometraggi di Fellini e Bergman.
Il titolo della mostra, #10y, rimanda ai dieci anni di attivitá della Zito. La prima mostra ebbe luogo il 13 gennaio 2007, esattamente 10 anni prima dell’apertura della mostra ad Amsterdam. In questi 10 anni le sue opere sono state esposte sia in Italia (Milano, Torino, Parma, Roma) che all’estero (Turchia, Grecia e Spagna). Se la ricerca della tecnica ideale è durata anni, la stessa cosa non si puó dire dei temi, sui quali la Zito ha sempre avuto le idee chiare: ‘C’è un po’ di Freud e un po’ di Bauman. La mia arte è partita come studio del singolo, poi ho spostato il focus sull’interazione con la societá’. A proposito della mostra Zito dice: ‘Ho voluto portare ad Amsterdam le mie opere piú recenti perché sono quelle che mi rappresentano in questo momento’. L’artista vede la mostra anche come un nuovo inizio, perché da pochi mesi ha lasciato la Puglia e si è trasferita nella capitale olandese, dove spera di potersi dedicare a tempo pieno all’arte.
Esposto ad Amsterdam per la prima volta troviamo il progetto fotografico Mondi inanimati, che è ancora in fase di completamento. La seconda parte della mostra si concentra sulle video-art (Onirica realtà, Desiderio represso da una società liquida, Psico-entità, R.P.0129031, Ecce Homines) e si svolge in una sala cinema, dove i video vengono proiettati in loop. I lavori saranno esposti fino al 13 febbraio presso il centro culturale MixTree ad Amsterdam (Overtoom 301, secondo piano).