Il leader del partito anti-Islam PVV Geert Wilders si scaglia contro i partiti che hanno dichiarato di non volere prendere in considerazione una eventuale coalizione, definendoli come “antidemocratici ed un insulto a milioni di elettori”; questo è quanto Wilders ha dichiarato al Telegraaf martedì, dopo che la maggior parte degli altri partiti assicurarono che non avrebbero mai lavorato con lui e il suo partito.

Wilders, che è disposto a lavorare con gli altri partiti,  crede fermamente che al vincitore delle elezioni debba sempre essere data la possibilità di salire al Consiglio dei Ministri; attraverso i giornali ha così commentato la questione: ”Questo partito, che è il PVV, dovrà anche lavorare e confrontarsi con altri partiti ed inevitabilmente verranno fatte delle concessioni, e questo parla da sè; ma escludere preventivamente un partito, ignorando così il voto di milioni di cittadini, lo definisco puramente antidemocratico”.

Il leader del PVV ha poi espresso il proprio pensiero, secondo cui più un partito diventa grande ed ha seguito, più sarà difficile cercare di ignorarlo; egli ritiene che il PVV abbia già dato dimostrazione di quello che è in grado di fare, riuscendo a compromettere la stabilità politica durante il periodo di grazia del primo Consiglio dei Ministri Rutte.

Fonte: NLtimes

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