Il gruppo di teatro amatoriale il Sipario nasce nel 1993 su iniziativa di alcuni Italiani residenti in Olanda ed è costituito come parte delle attività socio-culturali della sede olandese dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA – ESTEC). Molto conosciuto dalla comunità italiana qui nei Paesi Bassi, ogni anno il Sipario mette in scena almeno uno spettacolo, preso sia dal repertorio italiano classico, ma anche internazionale.
Questo 29 ottobre, dopo la lunga pausa causa Covid, il “gruppo teatrale italiano di Olanda” torna in scena, prima ad Utrecht e poi ad Amsterdam, con lo spettacolo della francese Yasmine Reza “Il Dio del massacro”.
In occasione di questo ritorno alla ribalta, noi di ItalianRadio abbiamo deciso di farci raccontare da Natalino Bucci, il direttore di Sipario, la storia e le prossime iniziative del gruppo di teatro amatoriale. Ecco a voi!
Come è nata la compagnia teatrale il Sipario? Inoltre, da dove deriva questa scelta di creare una compagnia teatrale amatoriale italiana qui in Olanda?
Io ho iniziato a fare teatro qui in Olanda proprio grazie al mio lavoro all’ESA. In Italia già ero molto attivo nel campo artistico, poi, arrivato qui nei Paesi Bassi, sono entrato a far parte di una compagnia di teatro amatoriale in lingua inglese. Inizialmente ero attivo esclusivamente dietro le quinte, ma poi hanno iniziato a coinvolgermi anche in scena. Abbiamo partecipato a differenti spettacoli e festival, arrivando a mettere in scena anche varie opere di Dario Fo in inglese. In seguito sono entrato a far parte di un gruppo amatoriale francese, in cui per la prima volta ho fatto esperienza di regia.
A questo punto, io ed alcuni miei amici italiani abbiamo deciso di aprire anche una compagnia di teatro amatoriale italiana. All’inizio credevamo che il nostro gruppo avrebbe riscosso esclusivamente un limitato successo, invece, all’epoca, ogni spettacolo che mettavamo in scena era sold-out e facevamo, addirittura, 4/5 repliche. Noi eravamo estremamente entusiasti del nostro successo. Poi le cose sono cambiate: si sa come funziona, aumentano le ambizioni, il gruppo diventa molto più grande, poi molto più piccolo, insomma in questi 25 anni è successo di tutto! Ma noi non ci siamo mai arresi, anzi in questi anni abbiamo sperimentato e siamo cambiati; diciamo che in breve siamo sopravvissuti fin qui!
Come scegliete solitamente l’opera teatrale da mettere in scena? E come mai la scelta del “Dio del massacro” per il prossimo spettacolo?
Un pò leggendo e curiosando… nel caso del “Dio del massacro”, quest’opera già mi era nota dal film Carnage di Polanski, ma in realtà è stata scritta dalla regista francese Yasmine Reza. In essa vi sono presenti 4 personaggi, rinchiusi in una stanza per un’ora e un quarto, e tutta la vicenda ruota attorno a loro. Due coppie provenienti da famiglie tipicamente borghesi, molto politically correct che si incontrano perchè i loro bambini si sono picchiati al parco e vogliono redigere un rapporto per l’assicurazione. Così iniziano a parlare della violenza nel mondo, dell’educazione ai bambini e la cultura… Poi usano tutta questa retorica a cui noi siamo abituati! Quest’opera è aggressivamente umoristica, perchè ci prende in giro ! Man mano il conflitto culturale e sociale tra queste quattro persone aumenta, fino ad arrivare ad un massacro dal punto di vista sociale.
Noi già lo avevamo rappresentato l’anno scorso a Leiden e avevamo già in mente di riproporlo ad Utrecht e ad Amsterdam, ma purtroppo è arrivato il lockdown e abbiamo dovuto cancellare tutti i nostri impegni. Ora stiamo riprendendo da dove avevamo lasciato!
Come ritiene sia il teatro qui in Olanda? Ci sono più opportunità rispetto all’Italia?
Da un punto di vista stilistico io seguo l’International Theater di Amsterdam, un gruppo famoso a livello internazionale per le messe in scene molto creative. Purtroppo non posso fare un paragone con il teatro italiano in quanto mi capita solo occasionalmente di andare a teatro in Italia, però credo sarebbe bello far venire un pò di teatro professionale italiano qui, come succede già con il teatro inglese e francese.
Vi aspettiamo allo spettacolo il 29 e 30 ottobre!
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