“Spero che ti potrò confidare tutto,
come non ho mai potuto fare con nessuno,
e spero che sarai per me un gran sostegno.
ANNA FRANK, 12 giugno 1942″.
Domenica, 14 giugno 1942.
Venerdì 12 giugno ero già sveglia alle sei: si capisce, era il mio compleanno!
Nata a Francoforte nel 1929, Anne Frank è cresciuta ad Amsterdam, dove la sua famiglia si trasferì quando Hitler prese il potere in Germania. Dopo che i nazisti occuparono i Paesi Bassi, la famiglia Frank inizia a nascondersi. Furono scoperti e arrestati nel 1944. Anne, sua sorella Margot e la loro madre non sopravvissero ai campi di sterminio.
Oggi, 12 Giugno, Anne Frank avrebbe compiuto 90 anni. In questo anniversario Matteo Corradini, ebraista e scrittore, ha dato vita alla Maratona di lettura del Diario di Anne Frank come segno di affetto e testimonianza civile.
Scrittore italiano, Di Piacenza, classe 1975, laureato in Lingue e Letterature orientali con specializzazione in lingua ebraica, nel 2017 ha curato la nuova edizione italiana del Diario di Anne (con la “e” finale come dal diminutivo di Annelies Marie detta Anne) Frank.
Dalle 10 alle 21: La lettura avverrà nel Campo del Ghetto nuovo a Venezia, luogo di grande impatto emotivo ed evocativo. Inoltre, sarà trasmessa in diretta dalla radio pubblica nazionale italiana, Radio Rai.
Il diario che aveva conservato dal suo tredicesimo compleanno al giorno del suo arresto è stato pubblicato per la prima volta nel 1947 ed è considerato uno dei pezzi più potenti della letteratura riguardante l’Olocausto.
Novanta persone, tanti quanti gli anni che avrebbe festeggiato, a turno leggeranno l’intero volume nella traduzione italiana per diverse ore. Leader religiosi e politici, atleti e artisti, eminenti studiosi, leggeranno ciascuno cinque o sei pagine del libro.
Anne Frank è un simbolo indiscusso, conosciuto anche tra gli antisemiti, e la sua storia rappresenta tutte le storie.
Chi è coinvolto e chi ha chiesto di leggere per la stragrande maggioranza non è ebreo. “Ciò che spinge a partecipare – dice Corradini – ne sono certo, è la convinzione del fatto che ogni forma di discriminazione, di estremismo, di intolleranza ci interpella tutti in prima persona. I razzisti sono dei violenti, oggi si scagliano ancora contro gli ebrei, domani contro altri. Difendere i valori della solidarietà e della convivenza significa difendere l’umanità quale bene comune. E la Memoria e la Storia sono oggi più che mai maestre di vita per far fronte a possibili inneggiamenti neonazisti e neofascisti.”