Nei Paesi Bassi vi sono diverse associazioni che danno supporto ai senzatetto. Ve le elenchiamo.

È cosa ben nota di come i Paesi Bassi siano diventati nel giro di pochi anni una vera e propria “giungla abitativa”. Ad Amsterdam, ad esempio, trovare casa è diventato (quasi) impossibile. Il turismo di massa e le ridotte dimensioni della città si sono rivelate una miscela letale tanto che trovare casa è facile quanto trovare un ago in un pagliaio. Perfino le case di accoglienza per senzatetto sono affollate e il numero di clochard è sempre in crescita. Come interviene, dunque, lo stato olandese in loro aiuto?.

Perché si diventa un senzatetto

Sono diversi i motivi che spingono un uomo o una donna a vivere per strada. Le ragioni più comuni sono la dipendenza da alcol, l’abuso di sostanze stupefacenti o il gioco d’azzardo, ma anche le violenze domestiche, i problemi psichiatrici e/o perfino un brutto divorzio spingono alcuni, specialmente i più vulnerabili, a vivere per strada. Secondo la Dutchreview nei Paesi Bassi la ragione principale sono invece i debiti. Specialmente se vi è una crisi economica molte persone perdono non solo il proprio lavoro, ma anche le loro case perché non possono più pagare gli affitti o i loro mutui. Come interviene lo stato per fronteggiare questo problema?.

Come chiedere aiuto nei Paesi Bassi

Nei Paesi Bassi vi sono diverse associazioni che assistono i clochard. La più nota è l’Esercito della Salvezza (in olandese Leger des Heils) dove è possibile fare una doccia, mangiare e dormire, ma non solo. L’associazione dà una mano anche nel risolvere eventuali problemi con la legge , ottenere un lavoro, una carta d’identità e un’assicurazione sanitaria. In caso in cui la persona interessata non è della zona dove vi trovate (specialmente gli stranieri) vi è un sito chiamato Opvangatlas dov’è possibile richiedere un’assistenza, gratuita, in caso di problemi con l’alloggio e di supporto se hai subito abusi fisici o sessuali. Un’altra associazione è il “Punto Giovani” (in olandese Jongeren Informatie Punt) dov’è possibile ricevere qualche informazione sugli alloggi, sul lavoro, sul come combattere le dipendenze e sul come affrontare i problemi familiari.  Oltre alle associazioni vi sono i rifugi, reperibili tramite il sito già menzionato “Opvangatlas“. Nei rifugi vi si può rimanere al massimo tre mesi. Durante questo periodo i senzatetto vengono seguiti da diversi assistenti sociali sia nella ricerca di un lavoro e di un appartamento.

 

 

foto di copertina:© Unsplash – Žygimantas Dukauskas 

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