La sensazionale scoperta è avvenuta nel museo Gemeentemuseum dell’Aia, durante un lavoro di restaurazione.

Una versione inedita delle Ninfee di Claude Monet si celava dietro il quadro “i Glicini” dello stesso pittore. Il direttore del museo, Doede Hardeman, ha dichiarato a Artnet News: “Sembra che stiamo costruendo una nuova, piccola parte della storia dell’arte. La scoperta dà anche credito alla teoria secondo cui il glicine del museo olandese potrebbe essere il primo della serie, fungendo da collegamento tra le ninfee più conosciute e le opere di glicine meno conosciute e successive”.

La scoperta

La tela raffigurante I Glicini è stata realizzata da Claude Monet tra il 1917 e il 1920. Acquistata nel 1961 dal mercante d’arte Ernst Beyeler l’opera fu esposta al Gemeentemuseum dell’Aia e da allora non aveva mai subito nessun tipo di restaurazione.  Solo in vista della mostra Monet: The Garden Paintings l’opera è stata stacca dalle pareti per un check completo. Ad analizzarla Ruth Hoppe, restauratrice e curatrice del museo. La donna, dopo un accuratamente rimosso uno strato di vernice applicato sulla tela alla fine della seconda guerra mondiale, nota nell’opera qualcosa di insolito e decide così di analizzarla ai raggi X. Da lì la sensazionale scoperta: l’opera, oltre a presentare dei piccoli fori causati dai bombardamenti degli Alleati durante la Prima Guerra Mondiale, celava un’altra opera, una versione delle Ninfee.

The X-ray of Claude Monet’s Wisteria painting shows a hidden version of his “Water Lily” series.

The X-ray of Claude Monet’s Wisteria painting shows a hidden version of his “Water Lily” series.

Un’opera “speciale”

Le Ninfee rappresentano una ricerca pittorica di Monet durata trent’anni. Il pittore impressionista aveva realizzato 250 tele raffiguranti i famosi fiori acquatici, dei Glicini invece soltanto sette. “I Glicini sono già di per sé un’opera speciale”, afferma Ruth Hoppe ad Artnet News, “ne esistono soltanto sette al mondo, ma le Ninfee sono un tema iconico nell’arte di Monet e il fatto che si trovino sotto i suoi Glicini rende la nostra tela ancora più speciale. Non ci sono molte storie sulla ricerca di Ninfee sotto un altro dipinto di Monet e ciò potrebbe significare che questo dipinto è stato un tipo di “esperimento”. Monet voleva provare qualcosa di nuovo e non era ancora sicuro sul dove sarebbe finito. Ai miei occhi, questo è un ponte tra le Ninfee e i Glicini”. Il quadro sarà esposto presso il Gemeentemuseum dell’Aia (presto rinominato come Kunstmuseum Den Haag) dal 12 ottobre al 2 febbraio 2020.

 

 

 

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