L’Olanda sempre più eco-friendly. Arrivati i primi Taxi a idrogeno.
Grazie alla collaborazione tra la casa automobilistica giapponese Toyota e la municipalità dell’Aia da oggi è possibile circolare nei Paesi Bassi su taxi ad idrogeno.
Toyota: “un futuro guidato dalla tecnologia”
Si chiama “Mirai” – che in giapponese vuol dire “futuro”- la prima automobile ad idrogeno firmata Toyota. La casa automobilistica giapponese lavora sul progetto da almeno dieci anni ed oggi è finalmente realtà. Com’è possibile leggere sul loro sito ufficiale: “L’idrogeno è una fonte di energia sicura, priva di anidride carbonica, che può essere ottenuta da molteplici risorse rinnovabili. Quando viene utilizzato come carburante, l’idrogeno non emette alcun gas dannoso per l’ambiente. L’impiego di idrogeno consente di ridurre le emissioni di CO2 dal 40% al 70% rispetto ai tradizionali veicoli a benzina. E in futuro, con l’aumento della produzione di idrogeno da fonti di energia rinnovabili, le emissioni di CO2 legate alla fase di guida saranno ridotte a zero e l’acqua sarà l’unico sottoprodotto”.
Perché in Olanda e non in Italia
I Paesi Bassi sono da anni molto sensibili sulla questione ambientale tanto da emettere una tassa sulle emissioni di CO2 per le grandi aziende. Secondo il sito Rinnovabili.it, “l’Olanda è tra le nazioni europee con il maggiore indice pro capite di emissioni di CO2 e qui l’uso delle energie rinnovabili è tra i più bassi nel vecchio continente”. Nonostante ciò i Paesi Bassi si stanno attivando affinché questi dati cambino e i taxi ad idrogeno ne sono l’esempio. Rispetto all’Italia, dove questi veicoli non possono circolare perché inesistenti le strutture dove poterle rifornire, l’Olanda ha lanciato con il gruppo Toyota quest’esperimento pilota per far sì che il Paese conoscesse pian piano questo tipo di vettura.