Fuori dal Mondiale, il sogno azzurro finisce qui. La nazionale italiana di calcio femminile perde la partita contro i Paesi Bassi.

L’Italia non si è qualificata ai Mondiali femminili. Rimane un po’ di amaro in bocca, ma al tempo stesso non si può che essere fieri di questa squadra. Definite le “principesse del calcio italiano” le ragazze di Bertolini sono riuscite non solo a smontare una lunga serie di luoghi comuni, ma di portare il calcio femminile italiano così in alto come mai nessuna squadra.

La partita contro i Paesi Bassi

Come vi abbiamo già accennato nel nostro precedente articolo “Il 25 giugno è stato un giorno particolarmente fortunato per la Nazionale Italiana di calcio. Le azzurre hanno infatti battuto la Cina con un 2 a 0 grazie ai gol di Valentina Giacinti e Aurora Galli”. Purtroppo non possiamo dire lo stesso dello scorso sabato 29 giugno, le azzurre hanno infatti perso la partita contro i Paesi Bassi grazie alle reti di Miedema e Van der Gragt. Una partita davvero molto tesa, considerando anche che le squadre stavano giocando con una temperatura di 33 gradi. La ct Milena Bertolini, alla vigilia della partita, ha infatti affermato in conferenza stampa “È un po’ strano che questa partita si giochi alle 15 dopo che tutte le altre si sono giocate di sera. Il buon senso avrebbe dovuto far giocare questa gara alle 21. Il caldo penalizzerà lo spettacolo” e così è stato. Non sono bastati infatti i 3′ minuti di “Cooling break”, la pausa prevista dalla Fifa nei casi di partite con temperature molto elevate, le azzurre sono apparse decisamente più sofferenti rispetto alla olandesi.

Bertolini: “Usciamo a testa alta”

Subito dopo la partita, la ct della nazionale Milena Bertolini, ha dichiarato: “Usciamo a testa alta, le ragazze hanno fatto un Mondiale eccezionale. Anche oggi hanno fatto una grande partita, contro un avversario forte, sono molto orgogliosa di loro. Le lacrime ci stanno, ma ora devono vedere la cosa bella che questo è un punto di partenza per il loro futuro. Da ora in poi il calcio femminile in Italia sarà diverso. Ora chi ha il compito di prendere certe decisioni deve farlo, perché le ragazze meritano il professionismo. Oggi hanno giocato contro colleghe professioniste e da quel punto di vista era una partita non alla pari”.

© Youtube: Italy v Netherlands – FIFA Women’s World Cup France 2019™

Le critiche

Come riporta anche Il Post: “Quello dell’Italia è il miglior piazzamento della sua storia, a vent’anni di distanza dall’ultima partecipazione. L’Olanda era favorita in quanto squadra più completa e campione d’Europa in carica: ha confermato le aspettative meritando la vittoria per aver ampiamente controllato la partita, soprattutto nel secondo tempo”. Nonostante ciò non sono mancate le critiche, come le quelle del giornalista Sergio Vessicchio (già radiato dall’Ordine dei giornalisti della Campania per feroce attacco maschilista contro un arbitro donna). Della nazionale femminile Vessicchio scrive: “Una donna che gioca a calcio è rispettabilmente, nella maggior parte dei casi una, lesbica. E come l’uomo che gioca con le bambole o che fa il ballerino, nella maggior parte delle ipotesi è rispettabilmente un omo. Tutto nel rispetto del pensiero, degli orientamenti e delle affinità o propensioni. Queste regole hanno le loro eccezioni. Anche nel calcio femminile esistono le donne etero e nella danza esistono ballerini etero, ma sono solo delle eccezioni”. Parole discutibili quelle di Vessicchio, che fanno indignare e non poco. La nazionale di calcio femminile italiana non solo è uscita dignitosamente da un Mondiale, ma è riuscita a mandare un messaggio molto forte: il calcio non è solo quello maschile. Esistono due mondiali e due europei. La Nazionale dev’essere un esempio per tutte quelle bambine che non sognano le scarpette di cristallo, ma quelle per giocare a pallone.

Grazie di tutto.

© Youtube – Calcio, ecco le 23 azzurre al mondiale femminile

 

 

 

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